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Dalla Regione arriva un sì condizionato al progetto di recupero delle Cascine di Tavola. Il presidente Enrico Rossi si è detto disponibile a finanziare il recupero della Fattoria medicea ma solo a condizione che il Comune rinunci alla richiesta di trasformare 700 ettari di terreni da agricoli a edificabili.
Si tratta dei 700 ettari messi a salvaguardia nello strumento urbanistico regionale e che più volte il sindaco Cenni ha rivendicato come necessari allo sviluppo di Prato, l'ultima delle quali durante la conferenza stampa di fine anno. "So che qualcuno potrebbe tirare in ballo la previsione della nuova pista dell'aeroporto – ha detto Rossi – nonostante tutti i dati disponibili dimostrino che le due scelte possono convivere. E' un fatto che ovunque, vicino agli aeroporti, si cerchi di realizzare parchi e aree di tutela".
Il presidente della Toscana chiede invece che la questione dei terreni venga tenuta separata dall'altra grande questione che riguarda l'emersione delle attività abusive cinesi, anche qui in aperto contrasto con il sindaco Cenni, che aveva invece legato le due problematiche. "E' una priorità assoluta, una vera emergenza economica e sociale – ha affermato Rossi – la Regione sta lavorando per aumentare i controlli con l'obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori e ogni volta che troveremo dormitori abusivi dovremo trasformali in dormitori regolari, con condizioni igieniche, riscaldamento collegato alla rete del metano, spazi sufficienti con tanto di bagni e servizi igienici. Insisto anche – conclude Rossi – che dovremo riconoscere ai lavoratori clandestini un permesso di soggiorno umanitario in modo da sottrarli a quella condizione di precarietà assoluta (rappresentata dalla clandestinità) che li rende fragili e ricattabili".