Un consiglio comunale straordinario dedicato al tema giustizia e alle carenze di personale del Tribunale di Prato. Lo chiede Azione rivolgendosi al sindaco e ai consiglieri di maggioranza. Maggioranza che accoglie subito l’invito formalizzando la richiesta al presidente Gabriele Alberti. L’obiettivo di Azione è “sottoscrivere una mozione con la quale si inviti il Presidente del Consiglio ed il Ministro della Giustizia a Prato, affinché vengano assunti precisi impegni per la copertura dei posti in pianta organica entro tempi certi. “La Provincia di Prato – scrivono Stefano Micheloni, segretario provinciale di Azione, e l’avvocato Vincenzo Ravone, il vice e responsabile del settore Giustizia – è una grande contribuente Irpef ed Iva, concorre in modo decisivo al Pil regionale ed ha diritto a godere dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione, e che oggi sono compromessi (ripetiamo: compromessi) sotto molti aspetti”.
Il consiglio straordinario dovrà vedere la partecipazione delle associazioni di categoria, economiche e sociali per “aprire una discussione costruttiva, tesa a risolvere e superare la carenza cronica dell’organico in cui versano i principali uffici del Tribunale di Prato’. Un confronto a tutto tondo per discutere delle tante criticità aperte, dalla Cancelleria del Tribunale all’ufficio del Giudice di Pace, alla Casa circondariale della Dogaia”. La richiesta di Azione è stata subita sposata dalla maggioranza e in particolare dal gruppo Pd:
“Quella firmata dalle forze di maggioranza – dice Marco Sapia, capogruppo PD – è una richiesta che riguarda l’intera città e che intende chiamare a raccolta tutte le forze politiche, sociali ed economiche attorno a un tema cruciale come quello della giustizia. In questi anni le criticità anziché diminuire si sono acuite sempre di più e oggi rappresentano un freno allo sviluppo di Prato e un grande problema per cittadini, famiglie e imprese”.
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