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Scoppia una bomba in casa Lega e in particolare nel gruppo consiliare di Prato, già fortemente diviso. Ieri, 26 ottobre, il responsabile regionale del partito, Daniele Belotti, ha notificato la sospensione di 6 mesi ai consiglieri Leonardo Soldi e Claudiu Stanasel, colpevoli di “aver reiteratamente e gravemente danneggiato l’zione politica del movimento con uscite concordate a mezzo stampa anche durante la campagna elettorale regionale”.
Entrambi dovranno astenersi dall’attività di partito e del gruppo nonchè a rappresentare pubblicamente la Lega per sei mesi. Inoltre sia Stanasel che Soldi dovranno rinunciare a una delle commissioni consiliari permenenti a cui sono stati assegnati. Tra l’altro, nel caso di Soldi, una di queste è la presidenza della commissione Controllo e garanzia.
Entrambi dovranno astenersi dall’attività di partito e del gruppo nonchè a rappresentare pubblicamente la Lega per sei mesi. Inoltre sia Stanasel che Soldi dovranno rinunciare a una delle commissioni consiliari permenenti a cui sono stati assegnati. Tra l’altro, nel caso di Soldi, una di queste è la presidenza della commissione Controllo e garanzia.
Molto più lieve il trattamento riservato agli altri due “dissidenti” del gruppo, Eva Betti e Mirco Lafranceschina, firmatari con Soldi e Stanasel della famosa lettera pubblicata dalla stampa alla vigilia della visita di Salvini in città, in cui si criticava apertamente le scelte compiute dai vertici regionali e provinciali in fatto di candidature e strategie elettorali. Entrambi vengono solo “sollecitati a non ripetere l’errore in futuro e ad adoperarsi per quanto possibile, insieme alla capogruppo Ovattoni, nella ricomposizione delle fratture esistenti all’interno del gruppo”. I “due pesi due misure” dunque, sembrerebbero tesi a dare a Betti e Lafranceschina il ruolo di mitigatori delle forti tensioni presenti dentro il gruppo del Carroccio sin dall’inizio della legislatura o forse puntano a indebolire il gruppo dei “dissidenti”.
Provvedimenti, seppur leggeri, anche per Marco Curcio che aveva una posizione aperta dallo scorso giugno. Belotti lo invita a “scusarsi per gli atteggiamenti che hanno offeso la sensibilità degli altri componenti del gruppo, evitando accuratamente di offendere nuovamente la sensibilità dei colleghi”; inoltre dovrà garantire “ai colleghi una maggiore disponibilità alla collaborazione moderando i toni e gli atteggiamenti all’interno del gruppo consiliare”.
La capogruppo Patrizia Ovattoni è chiamata a verificare che tali inviti siano rispettati. Specifichiamo che tutti i consiglieri “puniti” non sono soci militanti bensì soci sostenitori e come tali non possono essere espulsi o sospesi per 10 mesi, ma al massimo subire la cancellazione dai libri sociali. Sottigliezze che aggiungono ben poco alla portata dei provvedimenti. Secondo Belotti l’obiettivo è riportare la pace e l’unità dentro il gruppo, ma in realtà è come se avesse gettato benzina sulla fiamma. E le conseguenze politiche non tarderanno ad arrivare.
Getta acqua sul fuoco uno dei più colpiti, Leonardo Soldi: “Abbiamo ricevuto la lettera ieri sera e da contatti informali con Belotti stesso, abbiamo concordato un incontro per i prossimi giorni, tutti insieme, per capire meglio il significato e le condizioni di queste richieste”. Stessa linea per Stanasel, tra l’altro il più votato, che rimanda ai prossimi giorni eventuali uscite pubbliche sull’argomento.
Getta acqua sul fuoco uno dei più colpiti, Leonardo Soldi: “Abbiamo ricevuto la lettera ieri sera e da contatti informali con Belotti stesso, abbiamo concordato un incontro per i prossimi giorni, tutti insieme, per capire meglio il significato e le condizioni di queste richieste”. Stessa linea per Stanasel, tra l’altro il più votato, che rimanda ai prossimi giorni eventuali uscite pubbliche sull’argomento.
(e.b.)
Edizioni locali: Prato