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"Sulla situazione del tribunale basta silenzi da parte del governo, vogliamo soluzioni concrete". Lo ha detto il sindaco Matteo Biffoni sollecitando interventi da parte dello Stato a nove mesi di distanza dalla visita del viceministro Sisto a Palazzo di Giustizia.
La struttura versa in condizioni sempre più difficili, con il cantiere per rifare l'ingresso fermo da anni e una carenza di organico che tocca il 45%. "Dopo nove mesi dalla visita a Prato del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto – dice Biffoni – la grave situazione in cui versa il tribunale è purtroppo rimasta la stessa, sia per il personale ridotto all'osso sia per le condizioni della struttura, con un cantiere bloccato all'ingresso e continui problemi di riscaldamento e climatizzazione degli ambienti che trasformano le aule in frigoriferi in inverno e serre in estate. Dal settembre scorso è stato perfino chiuso l'ufficio decreti ingiuntivi del giudice di pace per mancanza di organico. Basta silenzi, vogliamo soluzioni concrete".
"Dal viceministro era stato promesso un incontro urgente per dare un cronoprogramma di interventi sulla disastrosa situazione di Prato entro un mese, ma niente a distanza di nove mesi – ha concluso Biffoni -. La città di Prato merita soluzioni concrete e tempestive, perché l'amministrazione della giustizia è fondamentale sia per la legalità e la sicurezza dei cittadini, ma anche per l'economia del nostro distretto e di tutte le imprese che ci lavorano".
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