E’ un vero e proprio terremoto quello che scuote Azione Prato. Sono ben sei gli esponenti con cariche di rilievo che lasciano il movimento di Calenda e aderiscono all’associazione Libdem con la prospettiva di creare, assieme ad altre formazioni politiche, un unico partito liberaldemocratico e riformatore: Stefano Micheloni (nella foto), ex segretario provinciale, Alberto Ansiati ex responsabile enti locali, Riccardo Poli ex tesoriere, Marco Greco ex membro della segreteria regionale, Franco Felici ex membro del direttivo provinciale e Francesco Riti, candidato alle ultime amministrative. Tutti hanno formalizzato le loro dimissioni nelle scorse settimane insieme ad altri militanti e semplici iscritti.
L’iniziativa si inserisce in un percorso appena iniziato a livello nazionale, che coinvolge per il momento Libdem, Orizzonti liberali di Marattin e Nos, e che rilancia Prato come città laboratorio. “Da diverso tempo lavoriamo in questa direzione e il passo falso delle scorse elezioni comunali, dovuto a divisioni ed errori in serie, non può farci buttare a mare questo patrimonio – spiega Stefano Micheloni -. Io e altri amici di Azione aderiamo a Libdem perché è l’unico contenitore esistente che porta avanti le nostre idee e si pone come traino verso la costruzione di un partito liberaldemocratico e riformatore, del tutto autonomo rispetto ai poli di destra e sinistra. Non vogliamo la semplice somma di tante sigle e personalismi, lavoreremo per dar vita a una formazione politica che nasca dal basso e senza leadership precostituite”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Ansiati: “Ho sempre creduto, fin da quando ero responsabile provinciale di Buona destra e poi all’interno di Azione, che il bipolarismo italiano non rispondesse alle istanze di un’area centrale che si definisca liberale e che voglia agire con concretezza e serietà. Né i moderati di centrodestra né i riformisti di centrosinistra hanno dato prova di poter rappresentare queste esigenze. Pensavo che Azione potesse essere la risposta, ho dovuto prendere atto che non è così, come confermano le scelte sbagliate e i risultati delle elezioni europee e amministrative – conclude Ansiati -. Non c’è un congresso in vista, non un’analisi della sconfitta. Aderisco convintamente a Libdem e credo che insieme ad altri lavoreremo concretamente alla costruzione, prima possibile, di un nuovo partito liberaldemocratico”.
La scelta contemporanea di diversi esponenti di Azione di abbracciare il progetto di Libdem è ovviamente accolta con favore dai responsabili locali di quell’associazione. “Con molti rappresentanti pratesi di Azione abbiamo lavorato bene per diverso tempo e questo incontro appare quasi un’evoluzione naturale – è il commento di Giovanni Luchetti, coordinatore provinciale di Libdem Prato -. L’importanza di questa adesione non sta tanto nel passaggio da un partito ad un altro, non si tratta di fare campagne acquisti, quanto nell’adesione ad un progetto più ambizioso e di prospettiva: la creazione di un nuovo partito unitario che possa degnamente rappresentare quest’area. Un progetto per l’intero Paese che può vedere proprio a Prato uno dei primi esempi concreti e fattivi”.