“In tutti questi anni di esperienza all’interno delle istituzioni, giunto ormai al mio terzo mandato da consigliere comunale, non ho mai assistito a una tale vacuità di contenuti come quella mostrata dall’assessore Maria Logli” inizia così il duro attacco di Leonardo Soldi, capogruppo della lista civica Gianni Cenni sindaco, alla neo assessora alla Città contemporanea. Il riferimento è a quanto successo durante la seduta della Commissione 5 dedicata alle politiche sociali che si è tenuta ieri, venerdì 2 agosto, quando Logli avrebbe dovuto incontrare i commissari per presentarsi e presentare il proprio programma di mandato. Un’occasione che però si è trasformata in un banco di prova per la neo-eletta, alla prima esperienza all’interno dell’amministrazione comunale, alle prese con le domande incalzanti non solo della minoranza ma anche della stessa presidente della commissione, Rosanna Sciumbata, che più volte durante la riunione le chiede di entrare nel pratico, di fare alcuni esempi, di dire insomma di cosa si occuperà nei prossimi cinque anni senza però riuscire nell’intento di ottenere maggiore chiarezza e concretezza. Soldi, che non fa parte della commissione in questione, ha comunque assistito tramite la diretta web a quanto stava accadendo e ha poi aggiunto: “Logli ha dato una performance che definire imbarazzante sarebbe un complimento, per un’ora intera l’assessore ha dissertato senza riuscire a farci capire di cosa si occuperà. Discorsi vuoti, ideologici, farraginosi, inutili -prosegue Soldi- è un affronto ai cittadini di Prato ma anche ai membri della commissione che dedicano il loro tempo nella speranza di ottenere chiarimenti e contribuire al benessere della nostra comunità”. Secondo la minoranza del centrodestra, la nomina dell’assessore Logli sarebbe “un atto puramente simbolico, finalizzato a mantenere gli equilibri di potere all’interno del partito democratico senza però apportare alcun beneficio alla città. Logli utilizza un linguaggio complesso e intriso di ideologia che rispecchia in pieno la direzione politica del Pd- aggiunge Soldi- Non è stata nemmeno in grado di fornire numeri di bilancio e sulle risorse disponibili appellandosi alla futura presenza di dirigenti per chiarire tali aspetti”. Ad un certo punto della discussione è intervenuto il commissario Rocco Rizzo che, interrompendo con una domanda l’assessora, si spazientisce: “Non ho capito niente, siamo qui, per che cosa dovrei venire da lei? Per quale bisogno? Non capisco” e Logli si difende: “Adesso le cose sono diverse, lavoreremo di concerto con questo assessorato e mi occuperò di cose complicate da capire ma trasversali che troveranno applicazione nel rapporto con il terzo settore”. L’audizione, secondo i consiglieri di centrodestra, è stata quindi solo un’occasione per ripetere “il solito comizio” senza però fornire una prospettiva misurata sulla città. “Sconcertante-conclude il capogruppo Soldi- che mentre si dispensano incarichi privi di reale contenuto, la città di Prato rimanga priva di figure politiche adeguate per deleghe di importanza strategica quali urbanistica, cultura, pubblica istruzione, sport e personale. Deleghe che, in una città di 200.000 abitanti, richiedono una presenza costante e un impegno quotidiano che il Sindaco, da solo, non può garantire”.
Da parte sua la presidente della Commissione Rosanna Sciumbata ha voluto poi meglio definire lo scopo di questo primo incontro con l’assessora Logli: “doveva essere un primo passaggio conoscitivo – dice -, anche per meglio definire quelli che sono i ruoli e i contorni di azione di un assessorato nuovo come questo. Da qui la necessità di approfondire nel dettaglio le deleghe e i paletti entro i quali si muoverà l’azione dell’assessora Logli in modo da poter meglio coordinare il lavoro della Commissione stessa in appoggio all’azione amministrativa della giunta”.
