Appello Cgil, Biagioni (Pd): “Sono temi già nel nostro programma”; Milone (Fi): “Il sindacato scopre solo ora che c’è lavoro nero”

Prime reazioni all’appello fatto dalla Cgil ai candidati in tema di tutela del lavoro. Plaude Marco Biagioni, segretario provinciale del Pd: “La Cgil ha fatto un lavoro di elaborazione molto importante – dice -, richiamando l’attenzione della politica su questioni centrali per lo sviluppo del nostro territorio. Come Partito Democratico abbiamo fatto nostro il documento del segretario Lorenzo Pancini, tanto che nel programma di governo del centrosinistra pratese ci sono molti dei temi sollevati dal sindacato. Sul distretto, ad esempio, intendiamo proseguire nell’azione di sostegno alla transizione ecologica e digitale, con l’obiettivo di consolidare la sostenibilità, il lavoro sicuro e di qualità, la formazione continua. Vogliamo coinvolgere le forze politiche, sociali e produttive attorno al ‘Patto sociale contro lo sfruttamento’ per creare un sistema di collaborazione e di responsabilità condivisa per contrastare tutte le forme di sfruttamento lavorativo. Abbiamo proposto la creazione di un coordinamento territoriale per la sicurezza e il benessere di chi lavora perché è importante promuovere una cultura che ponga al centro la persona e i suoi diritti”. Biagioni ribadisce poi che il Partito Democratico di Prato sarà al fianco della Cgil nella raccolta delle firme per i referendum, compreso quello che punta ad abolire misure del Jobs Act.
Dall’altra parte, invece, il candidato di Forza Italia Aldo Milone non nasconde il proprio stupore: “Leggendo i quesiti referendari proposti dalla Cgil, tra cui quello di contrastare il lavoro nero e lo sfruttamento dei clandestini, mi è venuto da ridere – dice -. Sono anni che in Prato esiste nel cosiddetto distretto parallelo lo sfruttamento di clandestini e il lavoro nero. E il segretario della Cgil si accorge solo adesso di questo fenomeno? Ricordo che quando da assessore alla sicurezza nella giunta Cenni contrastavo con determinazione questo grave fenomeno, ero accusato di essere un razzista anche dal suo sindacato”.