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Ma allora perchè firmare un ricorso se non si è convinti della sua efficacia? "Perche così mi lascio una porta aperta – ha spiegato Biffoni ai cronisti al termine del Consiglio – ma non ritengo sia la strada principale e quella giusta. E' una forma di tutela. Non voglio lasciare nessuna via intentata".
La tensione nel gremito salone consiliare si tagliava con il coltello. La platea, composta anche da membri dei comitati contrari all'aeroporto, ha partecipato con striscioni e cartelli di protesta e ogni frase che veniva pronunciata a favore dell'ampliamento di Peretola veniva coperta da fischi e urli. Tra i più contestati i rappresentanti delle categorie economiche nonostante una posizione più addolcita rispetto al passato, ed è stato interrotto più volte da contestazioni il capogruppo del Pd Lorenzo Rocchi fino a che non è riuscito ad arrivare alla conclusione del suo discorso che ha decretato il pieno appoggio al sindaco per combattere l'ampliamento dell'aeroporto: "Siamo contrari dal 2011, anche quando altri erano d'accordo. Diamo mandato al sindaco Biffoni di adottare ogni atto politico, istituzionale e giuridico utile per bloccare quest'opera e aspettiamo da Enac e Regione Toscana una risposta alla voce della città di Prato che si è espressa in Consiglio».
Molto appaludito anche l'intervento di Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia: "E’ finito il momento delle proposte, delle discussioni – ha affermato Pieri -. Adesso l’unica cosa da fare è continuare con il ricorso al Tar indipendentemente dall’efficacia finale che questo avrà. Il sindaco deve tutelare la salute dei suoi cittadini e il nostro territorio dal punto di vista ambientale e urbanistico". Dopo di lei ha preso la parola Roberto Cenni, capogruppo della lista Prato con Cenni"L'unico atteggiamento accettabile è quello di proseguire con il percorso istituzionale intrapreso, tra pochi giorni scadrà il precedente ricorso al Tar e non sarà possibile ripresentarne un altro. Il sindaco deve garantire molto di più di quanto fatto fino ad ora a parole, e a queste devono seguire i comportamenti. Prato è stufa di questa situazione e non vorremmo davvero trovarci ad essere, per ogni decisione, la periferia della città metropolitana".
E.B.
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Matteo Biffoni ha firmato il ricorso al Tar. Lo ha fatto quasi controvoglia e lo ha annunciato con rabbia al termine di un consiglio straordinario infuocato in cui non sono mancati fischi, slogan e striscioni di protesta dalla platea contro l'ampliamento dell'aeroporto di Peretola e contro il mancato invito dei comitati al Consiglio, cosa che ne impedisce di conseguenza l'intervento al microfono. Il sindaco ha preso la parola per ultimo ed ha subito annunciato la notizia che tutti attendevano. Senza entusiasmo e anzi, piuttosto infastidito da tutto: "Il ricorso è pronto, già sottoscritto e firmato anche se ritengo, come ho detto più volte, che sia meglio non far decidere a un giudice il futuro della nostra città. La vivo come una sconfitta della politica – ha detto Biffoni – . Fino a questa mattina insieme con tutti gli altri sindaci della Piana ho incontrato il governatore Rossi. Quella dei tribunali non è la strada ideale, io voglio che la mia città continui ad avere voce in capitolo tavoli dove si decide. Il vero percorso politico che doveva essere fatto era quello istituzionale, personalmente ci ho lavorato fino a questa mattina e continuerò a farlo ance nelle prossime ore perché continuo a ritenere che sia compito della politica discutere. Ho provato a fare tutto quello che è di interesse per la nostra città, non quello che è più facile per me. Non voglio commentare alcuni comportamenti e alcune dichiarazioni, solo per avere un titolo sulla stampa e un po’ di visibilità. Per il ruolo che ricopro voglio ancora pensare che sia la battaglia della mia città, di una città unita. Questo consiglio comunale è stato convocato per sentire le diverse posizioni, coinvolgendo categorie economiche, sindacati, rappresentanti delle istituzioni. Il ricorso è pronto e firmato, lo notificheremo nei prossimi giorni. Spero solo che ancora domani la politica abbia la capacità di riprendere in mano questa partita, sedendoci ai tavoli dove si decide. Quella sarà la vittoria della città».


Ma allora perchè firmare un ricorso se non si è convinti della sua efficacia? "Perche così mi lascio una porta aperta – ha spiegato Biffoni ai cronisti al termine del Consiglio – ma non ritengo sia la strada principale e quella giusta. E' una forma di tutela. Non voglio lasciare nessuna via intentata".

La tensione nel gremito salone consiliare si tagliava con il coltello. La platea, composta anche da membri dei comitati contrari all'aeroporto, ha partecipato con striscioni e cartelli di protesta e ogni frase che veniva pronunciata a favore dell'ampliamento di Peretola veniva coperta da fischi e urli. Tra i più contestati i rappresentanti delle categorie economiche nonostante una posizione più addolcita rispetto al passato, ed è stato interrotto più volte da contestazioni il capogruppo del Pd Lorenzo Rocchi fino a che non è riuscito ad arrivare alla conclusione del suo discorso che ha decretato il pieno appoggio al sindaco per combattere l'ampliamento dell'aeroporto: "Siamo contrari dal 2011, anche quando altri erano d'accordo. Diamo mandato al sindaco Biffoni di adottare ogni atto politico, istituzionale e giuridico utile per bloccare quest'opera e aspettiamo da Enac e Regione Toscana una risposta alla voce della città di Prato che si è espressa in Consiglio».
Come promesso il consigliere di Prato Libera e Sicura, Aldo Milone, non ha partecipato ai lavori del "Consiglio farsa" e si è seduto tra il pubblico, mentre il Movimento 5 Stelle, con indosso un eloquente maglietta anti Pd, ha abbandonato i suoi tre scranni subito dopo essere intervenuto: "E' l'ennesimo esempio di intreccio tra politica e affari a cui il M5S dice in maniera compatta 'no', sia a Roma che qui a livello locale. Siamo stanchi della politica delle promesse da campagna elettorale, puntualmente cadute nel vuoto".
Standing ovation per Marilena Garnier, capogruppo della lista Biffoni per Prato: "Sulla salute dei cittadini non ci possono essere nè compromessi nè compensazioni che tengano, nè possono essere degli alibi la crisi economica e la necessità di infrastrutture che facciano ripartire il lavoro. E' vero che c'è bisogno di rinforzare i trasporti, ma quelli su ferro che potenzino e colleghino meglio l'aeroporto di Pisa, a soli 70 km di distanza, senza contare che l'aeroscalo di Bologna si trova ad 85 km".
Standing ovation per Marilena Garnier, capogruppo della lista Biffoni per Prato: "Sulla salute dei cittadini non ci possono essere nè compromessi nè compensazioni che tengano, nè possono essere degli alibi la crisi economica e la necessità di infrastrutture che facciano ripartire il lavoro. E' vero che c'è bisogno di rinforzare i trasporti, ma quelli su ferro che potenzino e colleghino meglio l'aeroporto di Pisa, a soli 70 km di distanza, senza contare che l'aeroscalo di Bologna si trova ad 85 km".
Molto appaludito anche l'intervento di Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia: "E’ finito il momento delle proposte, delle discussioni – ha affermato Pieri -. Adesso l’unica cosa da fare è continuare con il ricorso al Tar indipendentemente dall’efficacia finale che questo avrà. Il sindaco deve tutelare la salute dei suoi cittadini e il nostro territorio dal punto di vista ambientale e urbanistico". Dopo di lei ha preso la parola Roberto Cenni, capogruppo della lista Prato con Cenni"L'unico atteggiamento accettabile è quello di proseguire con il percorso istituzionale intrapreso, tra pochi giorni scadrà il precedente ricorso al Tar e non sarà possibile ripresentarne un altro. Il sindaco deve garantire molto di più di quanto fatto fino ad ora a parole, e a queste devono seguire i comportamenti. Prato è stufa di questa situazione e non vorremmo davvero trovarci ad essere, per ogni decisione, la periferia della città metropolitana".
Particolarmente gradito l'intervento del consigliere regionale del Pd Fabrizio Mattei, uno dei pochi a votare contro l'approvazione della variante al Pit: "Non possiamo mettere la volpe a recintare il pollaio – ha dichiarato Mattei – ho visto e constatato di persona la pressione esercitata sul fronte aeroporto e la paura che circola. Come si suol dire "non è il coraggio che ci manca ma è la paura che ci frena". Ecco la città non deve farsi frenare dalla paura. La partita è ancora all'inizio. Giochiamocela. E' intollerabile che Enac e Adf presentino il masterplan dell'aeroporto dichiarandosi preoccupata dello stadio e senza mai citare Prato. La Piana ha dato tanto alla Toscana e non può essere presa a pesci in faccia". Presente anche il consigliere regionale Rudi Russo, recentemente passato al Pd mentre ha dato forfait all'ultimo minuto il capogruppo in Regione del Nuovo Centrodestra Alberto Magnolfi.
Presenti gli amministratori di tutti i Comuni della piana fiorentina. Il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini ha ribadito di essere pronto ad andare avanti con il ricorso al Tar contro l'approvazione della variante al Pit: "Noi ci siamo. Non esiste una mitigazione del nuovo aeroporto per il Parco della Piana perchè la nuova pista entra dentro il Parco e distrugge le realtà presenti. Quando c'è una chiusura così netta è necessario far valere le proprie ragioni anche in via giudiziaria".
D'impatto la scelta fatta da alcuni rappresentati dei comitati che si sono presentati con le bocche tappate dal nastro adesivo per protestare contro il mancato invito ai comitati che di fatto ha reso impossibile il loro intervento. Erano anche vestiti da sandwich con cartelli di protesta per denunciare il cambio di atteggiamento mostrato dal sindaco Biffoni negli ultimi giorni rispetto agli impegni presi in campagna elettorale e nel luglio scorso.
A proposito di comitati, al momento, il loro ricorso al Tar è stato firmato da Fabrizio Mattei, consigliere regionale del Pd, da tutta l'opposizione in Consiglio comunale, dalla lista civica Biffoni per Prato e solo in tarda serata, a consiglio comunale straordinario concluso, dai consiglieri del Pd Luca Roti, Cristina Sanzò, Roberto Mennini e Maurizio Calussi.
Ha dato forfait all'ultimo minuto il consiglere regionale del centrodestra Alberto Magnolfi. Prima fischiato e più volte interrotto, poi applaudito il capogruppo del Pd Lorenzo Rocchi che ha dato pieno mandato al sindaco 'di adottare ogni atto politico istituzionale e giuridico utile per bloccare l'opera'. Il sindaco di Poggio a Caiano si è detto pronto a firmare il ricorso al TAR contro l'approvazione della variante al Pit presentato dal Comune di Prato.
E.B.
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