“Non riesco a capire perché il governo non sia presente a livello di aiuti per far ripartire le imprese”. Anche il presidente di Confesercenti, Stefano Bonfanti, in occasione della presentazione delle iniziative natalizie, critica il governo sugli aiuti alle famiglie e alle aziende alluvionate giudicati pochi e inadeguati: dalla mini proroga sulle scadenze fiscali alla mancanza di certezze su contributi e rimborsi. Secondo Confesercenti stanno facendo molto di più i Comuni nel loro piccolo: “Non posso che essere arrabbiato con il governo centrale – prosegue Bonfanti – perché vediamo attorno a noi amministrazioni comunali con bilanci limitati che stanno stanziando risorse e deliberando sgravi o dilazioni per venire incontro a chi si è ritrovato al palo a causa dell'alluvione. Per fare i lavori e ripartire con l'attività ci vuole la liquidità. Pensate a chi si è ritrovato con il magazzino, la merce e le materie prime piene di fango”.
La prima stima dell'associazione di categoria di via Pomeria è di 120 attività alluvionate a livello provinciale per un danno totale di 1,3 milioni di euro. Chi è stato risparmiato da acqua e fango, ha dovuto però pagare le conseguenze indirette dell'emergenza che ha ridotto al minimo i consumi e azzerato la voglia di shopping per tutto il mese di novembre. La ripartenza è affidata al Natale: “Abbiamo avuto paura perché è stato un mese difficile. – spiega Cristiana Coveri, presidente Centro storico Confesercenti Prato – Nei primi 10 giorni post alluvione c'era il deserto e a seguire l'atmosfera non era quella giusta per spendere. Ora puntiamo a dicembre che per molti rappresenta il 50% dell'incasso annuale. Sicuramente non sarà un Natale normale ma crediamo che ci sarà una ripresa. Già sabato scorso, con l'accensione delle luminarie, il centro si è riempito e abbiamo visto un segnale positivo per le prossime settimane. La città ne ha bisogno”.
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