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Accoltellamento in centro, Cocci chiede un giro di vite sui negozi etnici usati come basi per la criminalità


Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia chiede al Comune di usare tutte le misure amministrative di cui dispone. Preoccupazione per quanto successo anche per Mazzetti e Milone


Claudio Vannacci


Ha suscitato molta preoccupazione e paura tra i cittadini il grave fatto di sangue di ieri pomeriggio, domenica 4 febbraio, in piazza Duomo, con due persone accoltellate in pieno giorno in quello che sembra essere stato un regolamento di conti tra bande di spacciatori.
Preoccupazione viene espressa anche dalle forze politiche. “Tutte le iniziative promosse dai privati per lo sviluppo del centro storico – dice il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci – sono vanificate dall’incuria e della miopia delle politiche del centrosinistra in materia di integrazione. Le immagini dell’uomo armato di coltello in giro per il nostro centro storico sono irricevibili. Basta con la scusa che il Comune di Prato non possa fare niente per migliorare la situazione: non è semplicemente vero”. “I negozi etnici che si annidano nel centro storico, costituiscono talvolta la base logistica per il bivacco di spacciatori e altre tipologie di delinquenti – prosegue Cocci -. E’ inutile negarlo e quindi bisogna partire con un giro di vite sulle attività conniventi. Gli strumenti amministrativi per contrastare queste realtà ci sono, a partire dal regolamento sul commercio, che pone dei criteri precisi per l’apertura delle attività in centro storico. E poi occorrerebbe, con l’ausilio della Regione, una stretta sui controlli delle condizioni igienico sanitarie di queste attività”
Parole cui fanno eco quelle dell’onorevole Erica Mazzetti, coordinatore provinciale di Forza Italia e Francesco Cappelli, coordinatore comunale:”Prato è città di impresa e di grandi lavoratori – dicono -: per lavorare bene, per fare investimenti, per aprire il bandone ogni mattina abbiamo bisogno di tranquillità e sicurezza. Non si può vivere con la costante angoscia di essere aggrediti o di subire spaccate o furti o che qualcuno dia in escandescenze su un mezzo pubblico. Il governo, grazie al nostro impegno e dopo anni di disinteresse da parte dell’attuale sindaco, è intervenuto facendo la sua parte, con il ritorno dei militari, ma la città, a causa di politiche sbagliate, è fuori controllo, come confermano gli episodi degli ultimi giorni”.
Sulla questione interviene anche Aldo Milone, candidato sindaco con la lista Prato libera e sicura: “Quello successo ieri – dice – insieme alla relazione del procuratore Laura Canovai, con cui il magistrato denunciava l’aumento esponenziale dei reati, avrebbero dovuto far tremare i polsi ai politici locali. Invece nulla. Neanche un respiro. Completamente ignorata”.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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