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Il raggruppamento d'impresa capeggiato dalla Daf costruzioni di Milano ha tempo fino al 16 febbraio per presentare ricorso al Tar contro la revoca dell'aggiudicazione provvisoria dell'appalto per l'abbattimento dell'ex ospedale da parte dell'Asl Toscana centro. E' quanto emerso oggi, 29 gennaio, nel corso dell'audizione alle commissioni consiliari 3, 4 e 6 dell'ingegner Gianluca Gavazzi, responsabile area tecnica e Massimo Martellini dell'ufficio appalti e supporto amministrativo dell'azienda sanitaria. Entrambi hanno chiarito procedura e tempistica seguita nella decisione di passare l'appalto al secondo classificato, la Del Debbio di Lucca, dopo aver accertato che la prima non aveva dichiarato la condanna per reati ambientali di una ditta subappaltatrice. "Si tratta quindi di dichiarazioni non veritiere. L'accertamento poteva essere fatto solo dopo l'aggiudicazione provvisoria, proprio come stiamo facendo ora per la seconda classificata. Fortunatamente in questo caso non ci sono subappaltatori. – ha spiegato Gavazzi – Per l'apertura del cantiere tutto dipende dall'eventuale presentazione del ricorso. Al momento non c'è stato notificato niente, ma anche se ci dovesse essere ci riteniamo tranquilli sul risultato perchè la giurispudenza del Tar della Toscana è molto chiara in merito, come d'altronde lo è Anac. Tra l'altro solo lo scorso marzo c'è stato un caso analogo al nostro in cui il Tar ha dato torto ai ricorrenti".
Del Debbio presenta il punteggio massimo per l'offerta tecnica, ma un ribasso di appena il 18,5% contro il 38,5% della Daf Costruzioni. Significa che l'appalto costerà un milione e 400mila euro, Iva esclusa, in più rispetto alla prima scelta. "Rientriamo comunque nello stanziamento della gara – spiega ancora Gavazzi – e non è un motivo che può indurci a ignorare le irregolarità emerse nella documentazione presentata".
Durante la seduta congiunta delle commissioni 3 e 4, su sollecitazione del presidente della 4 Massimo Carlesi, è stata smentita la presenza di scorie radiattive all'interno dell'area ospedaliera sotenuta dall'esponente di Fratelli d'Italia, Chiara La Porta.
Durante la seduta congiunta delle commissioni 3 e 4, su sollecitazione del presidente della 4 Massimo Carlesi, è stata smentita la presenza di scorie radiattive all'interno dell'area ospedaliera sotenuta dall'esponente di Fratelli d'Italia, Chiara La Porta.
Veniamo ora alla questione maxi pinza della Daf Costruzioni arrivata in città prima dell'aggiudicazione definitiva che poi non c'è stata. Più di un consigliere d'opposizione, compresa la presidente della commissione 6 Rita Pieri, ha sottolineato l'eccessiva esposizione mediatica del sindaco di fronte a questo evento, pur consapevole che ancora l'appalto non fosse assegnato. L'Asl ha ribadito che è stata una cortesia a costo zero per le proprie casse e senza implicazioni formali. Come anticipato ieri da Notizie di Prato (LEGGI), la Daf dovrebbe portare via la sua maxi gru entro la metà di febbraio. E' in attesa delle autorizzazioni per il trasporto eccezionale proprio come fatto all'andata. L'Asl comunque a breve formalizzerà la richiesta di liberare lo spazio occupato dentro l'area ex ospedaliera, altrimenti imporrà il pagamento di una penale di 25 euro per ogni giorno di ritardo partendo dal sesto dopo la notifica dell'atto.
L'operazione maxi pinza sarà stata a costo zero per l'Asl ma non è detto che sia successo altrettanto per il Comune. La consigliera indipendente Marilena Garnier ha annunciato che chiederà chiarimenti su chi pagherà i costi sostenuti per l'impiego notturno della polizia municipale la sera del 27 dicembre quando la maxi pinza è stata scortata dall'uscita del casello Prato Est a via Cavour con la contestuale chiusura delle strade.
Una curiosità. La Del Debbio ha una pinza più piccola rispetto a quella della Daf: è lunga 32 metri, 11 in meno dell'altra. Il suo trasporto sarà quindi più semplice. Semmai la Del Debbio arriverà ad aprire il cantiere.
E.B.
Edizioni locali: Prato