Trasferta al carcere della Dogaia, questa mattina giovedì 12 dicembre, per la commissione consiliare 5. I consiglieri sono stati accompagnati all’interno della struttura con l’obiettivo di fare alcune verifiche sulle condizioni del carcere a due settimane dal consiglio comunale straordinario. Maggioranza e opposizione unite in una visita particolarmente attenta e partecipata, come spiega la presidente della Commissione Rosanna Sciumbata: “Siamo uniti, c’è concretezza e sensibilità. Non ci siamo accontentati di una relazione e siamo andati a verificare di persona. Questa mattina abbiamo tirato fuori alcune reali problematiche dopo una prima descrizione da parte del direttore della struttura. Non solo il tema dei suicidi ma anche la carenza di personale, la mancanza di fondi, le difficoltà incontrate dagli psichiatri che nonostante la dedizione non riescono a dare continuità ai progetti o a svolgere a pieno il loro lavoro-spiega ancora Sciumbata- Scarsi finanziamenti anche da parte di Regione e come Comune è necessario fare di più per aumentare le attività delle cooperative, un modo concreto per fornire un aiuto terapeutico. Il cinema è fermo, mancano volontari. Su questo possiamo lavorare tutti insieme nei prossimi mesi”. Della stessa idea è anche la consigliera di minoranza Rita Pieri che aggiunge: “Questa commissione di aiuto e vigilanza, approvata nello scorso consiglio comunale straordinario, è servita a farci capire da vicino quello che succede alla Dogaia. Da qui ognuno si muoverà a livello governativo e regionale. Serve l’impegno di tutte le istituzioni, servono investimenti perchè i suicidi sono il sintomo che qualcosa non va, servono azioni forti- conclude Pieri- Il comune può fare la propria parte curando progetti e laboratori che mancano come molte delle cose basilari che riguardano l’igiene”. Nelle prossime settimane si svolgerà un’altra seduta della commissione alla quale parteciperà nuovamente la garante dei detenuti Margherita Michelini, un osservatorio che resta accesso sulla condizione carceraria a Prato, un monito per continuare a lavorare in modo concreto sulla problematica. “È fondamentale avviare una collaborazione sinergica e coordinata a tutti i livelli istituzionali: governativo, regionale e comunale –spiega la consigliera Pd Matilde Rosati– E’ urgente colmare la carenza di personale, che si trova in una situazione di estrema difficoltà e sovraccarico nella gestione del crescente numero di detenuti; dall’altro, è imprescindibile migliorare le condizioni di vita all’interno delle carceri. Questo obiettivo può essere perseguito promuovendo attività culturali, educative e sportive che non solo rendano più dignitosa la permanenza in carcere, ma favoriscano anche un reale percorso di reinserimento sociale come ad esempio corsi di formazione professionale, capaci di offrire ai detenuti competenze utili per ricostruire la propria vita una volta ritrovata la libertà”.
A tre settimane dal Consiglio straordinario la Commissione 5 visita il carcere: restano criticità
Consiglieri di maggioranza e minoranza uniti per risolvere le problematiche. In mattinata verifiche sulle condizioni della struttura, sul personale e sulle attività ferme per mancanza di volontari. Nelle prossime settimane una nuova seduta con la garante dei detenuti Michelini
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