In campagna elettorale ho proposto il 2010 come Anno Datiniano. Leggo ora dell’intenzione dell’assessore Beltrame di celebrare il mercante di Prato attraverso due temi chiave. L’assessore osserva che a proposito di Datini in campagna elettorale si sono dette e scritte tante cose. Ci sembra un voler mettere le mani avanti, qualora non si trovassero risorse, tempi e collaborazioni per organizzare eventi tali da valorizzare, col Datini, l’intera città e la sua immagine. Da acuta osservatrice politica, l’assessore pare già preoccuparsi di eventuali osservazioni che le potranno essere mosse e conclude dicendo che la prima cosa da fare sarà quella di dare una bella ripulita al monumento di piazza del Comune. Almeno l’operazione di facciata sarà dunque portata a compimento. Nulla si sa, salvo poche enunciazioni, tuttora vaghe, delle intenzioni dell’assessore.
Le ricordo che ho spesso parlato dell’Anno Datiniano quale occasione di rilancio di Prato, nei dibattiti televisivi e ho notato che sempre Roberto Cenni ha concordato sull’importanza dell’anniversario che cadrà nel 2010, cercando pure di rilanciare. Di conseguenza, invito il sindaco e l’assessore a valutare l’opportunità di creare, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, istituzioni e città estere, un vero e proprio Anno Datiniano, senza giocare al ribasso o limitarsi alla sola ripulitura della statua o a sostenere iniziative di altri, scollegate l’una dall’altra. Il mio programma elettorale, qualora volessero trarne spunti, è sempre a disposizione di tutti.
Sempre dalla stampa, apprendo che l’assessore Caverni èinvece preoccupato, giustamente, dalle chiusure dei negozi in centro storico. Osserva che un fondo affitato a un prezzo più basso è sempre meglio di un fondo vuoto. Bene. Gli ricordo la mia proposta sugli affitti calmierati e su un’intesa a tre fra Comune, associazioni di commercianti e artigiani, proprietari degli immobili. Suggerisco a Caverni, Beltrame e Cenni di riunire presto le associazioni di categoria e di cominciare a lavorare subito al reperimento di finanziamenti e partnership, anche con le stesse associazioni, perché non si abbia poi a dire che il 2010 stata un’occasione perduta per motivi di bilancio. In realtà, tutti, a cominciare da chi opera nel centro storico, hanno da guadagnare dalla riscoperta del medioevo e dalla creazione di eventi culturali (teatro, aperture straordinarie dei musei, mostre), serate enogastronomiche, pacchetti turistici rivolti all’Italia e all’estero.
Massimo Carlesi
Capogruppo del Pd in Consiglio comunale
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