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Un pacchetto di idee per sostenere il futuro del distretto, la proposta di Confindustria Toscana Nord


L'associazione sta elaborando un documento per chiedere finanziamenti a fondo perduto per la digitalizzazione dei campionari, le certificazioni di sostenibilità e le aggregazioni. L'acquisto di imprese equiparato a quello per i macchinari


Redazione


Dal sistema moda una richiesta al governo per sostenere i costi della digitalizzazione, quelle delle certificazioni per la sostenibilità e soprattutto per le aggregazioni di impresa, unico procedimento che permetterebbe al distretto di non perdere anelli importanti della filiera.
Nella riunioni della sezione Sistema moda Confindustria Toscana Nord, dopo un'analisi della situazione, dove si conferma che il settore dell'arredamento continua a mostrare segnali positivi, si è affrontato anche il tema del futuro.
“Le nostre aziende – ha sottolineato il presidente della sezione Maurizio Sarti – lavorano da maggio, con fasi altalenanti, per ora c'è ancora la possibilità di utilizzare la cassa integrazione, ma quando la pandemia sarà finita dovremo fare i conti con nuovi scenari. Da qui l'idea di fare rete, anche con il mondo dell'artigianato, per preparare un documento congiunto a salvaguardia del distretto e del comparto in generale”. Intanto i bandi regionali a sostegno dell'imprenditoria sono stati presi d'assalto, segno che c'è voglia di investire e di non arrendersi.
L'ipotesi su cui si sta lavorando  per contributi a fondo perduto, si fonda su tre punti. Il primo riguarda le aggregazioni per cui si chiederebbe di considerare l'acquisizione delle imprese al pari di quella per i macchinari, in modo da incentivare, da una parte la vendita di aziende vicino alla chiusura, dall'altra di sostenere le operazioni portate avanti anche da un gruppo di imprese, ad esempio produttori di tessuti che si uniscono per acquistare una filatura. Il processo eviterebbe anche di perdere pezzi di filiera particolarmente a rischio dopo la crisi innescata dal Covid 19 e di non gravare eccessivamente sui bilanci. Il secondo si incentra sulla digitalizzazione che spazia dalla realizzazione di work shop virtuali in sostituzione delle fiere, ma anche alla scansione dei campionari, sempre più necessaria visto le restrizioni agli spostamenti. Del resto in tempi anti Covid, c'erano anche contributi per le fiere, ora vengono chiesti nell'ottica della dematerializzazione. L' ultimo capitolo affronta il problema dei costi delle certificazioni legate alle sostenibilità, che sono essenziali per mantenere la competitività, ma estremamente onerosi per le aziende.
Apprezzamenti alle proposte anche dall'onorevole di Cambiamo Giorgio Silli: " Apprendo con soddisfazione delle iniziative che il Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord è in procinto di inaugurare circa le aggregazioni tra aziende, per cui si ipotizza di considerare le acquisizioni delle imprese al pari di quelle per i macchinari. Quella sugli sgravi fiscali per le aggregazioni e salvataggi fra aziende del distretto è una proposta che da sempre porto avanti con convinzione".

Edizioni locali: Prato
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