Si gioca con il debito pubblico dell’economia medioevale facendo i conti anche con le carestie e le pestilenze e utilizzando i fiorini , per imparare i meccanismi che regolano la borsa . “L’ Albero degli Zecchini. Come creare un portafoglio titoli nel Medioevo” è un tradizionale gioco da tavolo con quattro giocatori realizzato dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” che ha permesso a 64 ragazzi degli istituti superiori pratesi di sfidarsi fra loro in un torneo, ai primi quattro è stato assegnato un premio complessivo di 2mila euro. Anche la Banca d’Italia lo ha proposto ai suoi studenti all’interno del corso dedicato all’economia medioevale.
“Con questa iniziativa, che si ispira alla mostra realizzata lo scorso anno a Palazzo Pretorio – ha spiegato il presidente Giammarco Piacenti – vogliamo dare uno strumento di conoscenza ai nostri ragazzi, ma anche avvicinare la città alla figura del Datini. In quest’ottica si pone anche la prima edizione del premio Human Solvency Prize costituito per stimolare la ricerca di studiosi, soprattutto giovani, su tematiche che investono la solvibilità economica considerata in tutte le sue implicazioni, comprese quelle dei linguaggi, dei lessici teologici, filosofici e giuridici che hanno strutturato concetti e fenomeni chiave quali povertà, bene comune, debito pubblico, fiscalità, istituzione monetaria. Tra le altre novità anche un omaggio alla memoria di Federigo Melis ideatore della Fondazione Datini, nel cinquantesimo anniversario della sua morte.
Tema scelto per il convegno internazionale che si terrà a Prato dal 13 al 16 maggio è la mobilità sociale non tanto come semplice passaggio da una data collocazione socio- economica ad un’altra, ma come processo attraverso il quale singoli, famiglie e altri gruppi sociali ridefiniscono la propria posizione in rapporto alle gerarchie basate su ricchezza, accesso alla politica, sapere e prestigio. Gli studiosi analizzeranno il rapporto tra mobilità sociale, crescita economica, disuguaglianze e mobilità geografica nel periodo premoderno (XIII-XVIII secolo). Come sempre sono una trentina i relatori che si alterneranno durante il ricco programma che inizierà domenica alle 17,30 nel Salone del Consiglio comunale.
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