E’ arrivato anche a Prato, durante la tappa toscana in vista delle prossime elezioni regionali, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Ad accoglierlo a Montemurlo, nella sede di Comistra Srl, l’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti candidata come capolista alla prossima tornata elettorale, ed i rappresentanti del settore economico tessile locale con tutte le categorie presenti: Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana Centro, Confartigianato Prato e Confartigianato Moda, Palazzo delle Professioni, Cardato Riciclato Pratese, Corertex.
Tra i temi trattati la sostenibilità del distretto e le politiche da adottare a livello nazionale secondo le direttive europee, l’impegno per uscire dalla crisi del settore, la sicurezza ambientale e le sfide imposte dall’approvvigionamento delle materie prime ed il costo dell’energia ma anche valorizzare molto di più chi ricicla, tutelare le produzioni Made in Italy e contrastare il fast fashion ponendo un limite alla concorrenza illegale. Durante l’incontro è stato consegnato al ministro un documento riassuntivo delle necessità del distretto di Prato con l’obiettivo e la volontà di proporre soluzioni ai tanti problemi di sostenibilità ambientale e la richiesta di tenere conto anche delle criticità dell’end of waste e dell’Epr esteso a tutte le fasi. Temi, questi ultimi, vitali per molte delle aziende che compongono il distretto tessile pratese.
“Abbiamo riunito oggi tutto il distretto pratese, il più grande in Europa e il più attento, da sempre, al riciclo. Il governo sta lavorando alla normativa, ma è indispensabile sostenere riuso e riciclo, partendo dal cuore della filiera”, ha detto in apertura l’onorevole Erica Mazzetti. A introdurre i temi dell’incontro Fabrizio Tesi, presidente associazione Astri, che ha ricordato che il “90% dell’export nel settore è fatto da Prato”. “Solo il tessile, se fatto bene, è l’unico settore a praticare il riuso, con circa il 60%”, ha aggiunto Tesi.
“La sfida – ha detto il ministro Pichetto Fratin – è trovare il punto di equilibrio tra le esigenze di tutti. Siamo verso l’accordo finale, salvo ultime modifiche. Tutto questo va visto in un momento nel quale vengono importate tonnellate di prodotti di bassa qualità e con un mercato che va verso Epr con un approccio molto ideologico. Nel frattempo, nel corso delle discussioni, sono emerse difficoltà con i raccoglitori”. “È fondamentale mantenere questo canale di dialogo. Oltre alle norme, occorre anche fare gli impianti per chiudere il ciclo qui”, ha concluso Mazzetti.
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