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Si è riunito per la prima volta nella sede della Regione Toscana il tavolo per analizzare la crisi del tessile nel distretto pratese. Insieme all’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini c’erano il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli, il vicepresidente Daniele Panerati, gli assessori Paola Giugni e Fabio Giovagnoli, Manuele Marigolli, Annalisa Nocentini e Chiara Malinconi per Cgil, Cisl e Uil, Marcello Gozzi per l’Unione industriale, Luca Galli e Cinzia Grassi per Confartigianato e Cna. . Simoncini, durante l’incontro, ha confermato la disponibilità immediata di 10 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga per tutte le categorie produttive. Questo in attesa dello sblocco definitivo dell’intero ammontare delle risorse previste per la Toscana, pari a 350 milioni di euro (per il biennio 2009-2010), dopo l’accordo Stato-Regioni firmato a febbraio. ”Centocinque di questi 350 milioni – – ha chiarito Simoncini – arrivano dalle casse regionali. Questi soldi dovrebbero consentirci di farci attraversare il 2009 senza grossi affanni per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. Per avere a disposizione la somma complessiva, i 350 milioni, potrebbero passare alcune settimane prima che l’Ue autorizzi l’utilizzo delle risorse Fse. Quindi abbiamo chiesto al Governo un ulteriore anticipo per far fronte alla situazione di emergenza”.“Le risorse ci sono, e non è una notizia da poco – ha commentato Logli all’uscita dalla Regione -. E’ stato un confronto positivo che ha permesso di mettere a fuoco le necessità del distretto pratese per fronteggiare l’emergenza lavoro sia dal punto di vista degli ammortizzatori sociali che delle politiche attive. Si va definendo uno scenario di risorse che potranno far fronte alle diverse tipologie di crisi aziendali. Dal canto suo la Provincia continuerà a fare la sua parte per quel che riguarda le diverse iniziative di sostegno e di accompagnamento alla ricollocazione dei lavoratori”. Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle difficoltà del comparto artigiano. Confartigianato e Cna hanno chiesto all’assessore Simoncini di portare alla Conferenza Stato-Regioni le loro istanze. In particolare chiedono l’applicazione anche alle aziende artigiane di tipo familiare degli indennizzi previsti per gli esercizi commerciali in crisi e l’istituzione di una sorta di sostegno al reddito per i titolari delle imprese artigiane che in situazioni di cali produttivi intendano sospendere l’attività per periodi non superiori ad un anno, con una modalità simile a quella prevista per i lavoratori dipendenti.