Per domani pomeriggio, 25 settembre, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato il tavolo per la crisi del settore moda, a distanza di un mese e mezzo dall’ultimo del 6 agosto. Prato sarà rappresentata da Moreno Vignolini che ricopre la carica di presidente Federazione Moda nazionale di Confartigianato. Ecco i punti all’ordine del giorno.
Il primo riguarda la sospensione dei versamenti contributivi ed erariali per 12 mesi a partire dal 1° giugno prossimo e il rientro graduale dei contributi e delle imposte dovute attraverso quattro rate trimestrali a tasso zero di cui la prima al 30 giugno 2025. Il secondo l’esonero dal pagamento delle quote per la partecipazione alle manifestazioni di ICE fino al 31 luglio 2025 e l’annullamento del recupero del credito di imposta per ricerca e sviluppo e per i campionari. Ultimo punto un intervento per finanziamenti a tasso 0 o calmierato rimborsabili in 6 anni a copertura del 20% dell’indebitamenti oltre a eventuali sospensioni dei prestiti bancari rateizzati in coda ai finanziamenti.
Non si parlerà invece di cassa integrazione, argomento affrontato in sede di Ministero del lavoro che sta lavorando per creare una sorta d Cig in deroga a favore delle aziende con meno di 15 dipendenti che hanno terminato il monte ore a disposizione dell’ammortizzatore sociale. Provvedimento che era già stato utilizzato durante la grande crisi del 2009 e nell’emergenza Covid. “Accogliamo con favore questo impegno da parte del Ministero – ha sottolineato Moreno Vignolini – che si è basato su un documento frutto di un lavoro di condiviso fra le associazioni di categoria durato otto mesi. Tuttavia, il fattore tempo resta fondamentale: non ne abbiamo più”. La Cig in deroga sarà prevista per una selezione di settori individuati per Codici Ateco tra cui il tessile abbigliamento
Tavolo di crisi del sistema moda al ministero del Made in Italy: all’ordine del giorno il sostegno economico al settore
Dopo l'incontro al Ministero del Lavoro per il problema della cassa integrazione, un nuovo vertice per affrontare la crisi del comparto moda. L'appuntamento è domani
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