C’era molta attesa nel distretto per la riunione di oggi, 6 agosto, del tavolo della Moda convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Al centro dell’incontro la crisi del settore moda e in particolare le richieste della moratoria sui finanziamenti garantiti alle imprese, il credito d’imposta e una cassa integrazione straordinaria. Alla fine la fumata è stata grigia: il governo ha preso alcune misure ma non tutte quelle che venivano richieste dal settore.
“Siamo soddisfatti a metà – spiega il pratese Moreno Vignolini, presidente nazionale della Federazione Moda di Confartigianato –. Sul fronte della moratoria finanziamenti, una delle nostre richieste sulla quali avevamo maggiormente insistito, il ministro ha assicurato che verrà emessa una circolare esplicativa circa le modalità con cui le imprese potranno usufruire di questo strumento. Su questo punto saremo molto attenti a verificare che ne possano usufruire tutte le aziende e non solo quelle decotte, come in un primo momento era stato ventilato. Non siamo rimasti invece soddisfatti sul fronte della sospensione dei contributi F24 e loro dilazione, sulla quale non abbiamo ottenuto risposte, ma che abbiamo risollecitato con forza. È poi preoccupante la situazione relativa alla cassa integrazione, in quanto i dati macro a disposizione del Ministero non fanno emergere le criticità di alcuni territori e di alcune fasi della filiera, come accade nel nostro distretto, dove alcune aziende hanno esaurito il monte ore e adesso si trovano in difficoltà. Si tratta di un problema oggettivo di conoscenza del problema, che abbiamo rappresentato al Ministero perché possa trovare una soluzione in merito. Aspetti questi, emersi anche nel gruppo di lavoro interparlamentare convocato dagli onorevoli Fabio Pietrella a Chiara La Porta immediatamente dopo la conclusione del Tavolo. I due parlamentari ci hanno assicurato che verrà nuovamente convocato un incontro a settembre per affrontare in modo più specifico le tematiche più importanti”.
Al tavolo hanno partecipato tutti i soggetti dalle associazioni di categoria ai sindacati Filctem Cigl, Femca Cisl, Uiltec Uil “Come sindacato- si legge in una nota congiunta- abbiamo il dovere di tenere la guardia alta rispetto alla crisi che vive il complesso settore del “Made in Italy”, per rispondere alle esigenze di tutela di una produzione di qualità e, soprattutto, della piena e buona occupazione. Proprio i dati relativi ai livelli occupazionali, produttivi e del ricorso alla Cassa integrazione sono sconfortanti e rivelano il peggiorato stato di crisi. Le organizzazioni sindacali hanno già contribuito a presentare richieste specifiche, sapendo che occorre prima di tutto attivare politiche attive e di sostegno, agendo con la massima attenzione per le crisi aziendali in atto, per l’innalzamento delle richieste di cassa integrazione e per il rialzo dei costi energetici che si stanno manifestando nei vari distretti del settore”.
Il ministro Urso ha assicurato la rimodulazione dei prestiti bancari, da parte di Sace, Simest e Medio Credito “così da dare respiro alle imprese del settore della moda. Una sorta di moratoria per affrontare meglio questa crisi”.
Sulla questione è intervenuta anche la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti che ha annunciato un’importante misura per il distretto: “Presenterò un emendamento alla prossima Legge di Bilancio per rendere strutturali i 10 milioni per il distretto di Prato, risorse indispensabili per sostenere le imprese”.
“Esprimo soddisfazione- ha commentato la deputata di Fdi Chiara La Porta – per l’ennesimo segnale concreto di attenzione da parte del governo Meloni ad uno degli asset portanti della nostra economia regionale. Il tavolo della moda che si è tenuto oggi al Mimit ne è la dimostrazione tangibile: il Mimit si è impegnato a dare attuazione ad importanti misure contenute nel DL Made in Italy: la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti dal processo da riciclo, le misure per la transizione verde e digitale nella moda, il contrassegno per il Made in Italy”
Tavolo della moda, prime misure del governo ma ancora non bastano. Vignolini (Confartigianato): “Nessuna risposta su cassa integrazione”
Al centro dell’incontro la crisi del settore e in particolare le richieste della moratoria sui finanziamenti garantiti alle imprese, il credito d’imposta e una cassa integrazione straordinaria
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