Categorie
Edizioni locali

Sostegno al settore moda, il ministro Tommaso Foti: “Prato è il primo distretto tessile, le risorse non mancheranno”


L'annuncio in occasione dell'incontro "La moda che verrà". Previsto anche un piano per far crescere la competività delle imprese e interventi drastici contro la concorrenza sleale


Alessandra Agrati


ll distretto di Prato è in pole position per utilizzare parte dei 250 milioni di euro stanziati dal Governo per il settore moda. L’annuncio del ministro agli Affari europei Tommaso Foti oggi, 16 aprile, a Prato in occasione dell’incontro “La moda italiana che verrà, tra agricoltura ricerca, innovazione e sostenibilità”, organizzato al Beste Hub in occasione delle celebrazioni per la settimana del Made in Italy
“Prato – le parole del ministro – è sicuramente nella lista il primo polo tessile e le risorse, assegnati sui progetti, sicuramente non mancheranno”. Ma Foti ha anche affrontato altri tre aspetti importanti per il distretto pratese: la questione dazi, la transizione ecologia e la concorrenza sleale. “Stiamo andando oltre alla questione dei dazi stiamo apportando un piano a favore delle imprese per far crescere la competitività e portare la ricerca a un livello superiore. Per quanto riguarda la transizione ecologica è importante trovare un equilibrio fra le regole ambientali e la possibilità di sviluppo dell’impresa per non incorrere in una desertificazione che avrebbe anche conseguenze sociali”. Dure le parole anche nei confronti della concorrenza sleale “verso la quale bisogna intervenire in modo drastico per evitare distonie del mercato in quanto la componente lavoro è sicuramente determinante per la competitività delle imprese”.
All’incontro oltre a Giovanni Santi, Andrea Rocchi presidente Crea, Carlo Calfapietra direttore Cnr – Iret, l’assessore alle attività produttive Benedetta Squittieri, il sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra e l’onorevole di Fdi Chiara La Porta che ha lanciato un’ idea di filiera corta per il ciclo tessile: “Prendendo esempio dal progetto ItaCo di Beste possiamo immaginare nuove coltivazioni innovative in zone svantaggiate, come ad esempio la Val di Bisenzio. Penso ad esempio a quella della seta che , tramite la ricerca, sta diventando anche molto più sostenibile, un progetto simile potrebbe nascere in Val di Bisenzio creando anche una salvaguardia del territorio e più occupazione”
Tra il pubblico anche alcuni studenti dell’istituto Buzzi, a cui si è rivolto in video collegamento il sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra: “Made in Italy non è solo una targhetta per indicare la provenienza di un prodotto, ma per tutti noi e in particolare per le nuove generazioni deve significare il simbolo della conoscenza che affonda le radici nella nostra storia, del saper fare con qualità, del rappresentare con orgoglio l’Italia. Innovazione e ricerca devono vedere protagonisti i ragazzi rendendoli protagonisti di attività, vedi realtà di successo quali le attività di coltivazione del cotone in Puglia, che possano creare economia ed occupazione nel nostro Paese in settori di eccellenza quali appunto il campo della moda. ”

aa

Edizioni locali: Prato

CONSIGLIATI

logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia