Dopo la convocazione del tavolo della moda del 6 agosto scorso, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha richiesto alla Regione i dati relativi alle casse integrazioni del settore moda toscana, con quindi un focus anche sul distretto pratese. La richiesta di analizzare in modo più dettagliato il monte ore dell’ammortizzatore sociale, era nata proprio durante l’incontro con il Ministro Urso che invece aveva a disposizione dati a livello macro. Una prospettiva che quindi non evidenziava le criticità dei singoli territori e di alcune fasi della filiera, come ad esempio quelle di Prato, dove alcune aziende hanno esaurito il monte ore e adesso si trovano in difficoltà. Segnale di una pesante crisi che ha bisogno di soluzioni specifiche e immediate.
“Dal Mimit -commenta Moreno Vignolini presidente nazionale Federazione Moda di Confartigianato – attendiamo fiduciosi che le sollecitazioni fatte per gestire in maniera più puntuale il problema della cassa integrazione abbiano un reale riscontro. Il Ministero del Lavoro ha già iniziato uno studio più puntuale che potrebbe portare a risultati importanti “
E proprio il capo di gabinetto del Ministero del Lavoro ha inviato una lettera all’assessore Nardini per una convocazione il 18 settembre a Roma, mentre il Ministero del Made in Italy ha già convocato la Regione Marche per il 10 settembre, da qui la speranza che il prossimo appuntamento sia per i toscani. “L’elaborazione dei dati – spiega Vignolini – richiede indubbiamente tempi tecnici, non dobbiamo neppure dimenticare che gli uffici nel mese di agosto sono a scartamento ridotto e quindi i tempi si possono dilatate ”.
Intanto la Filctem Cgil Toscana lancia un allarme occupazionale: “Il perdurare di questa crisi rischia di decimare questo tipo di tessuto produttivo che detiene le capacità, l’esperienza professionale, l’attitudine manifatturiera artigiana e tecnologica per sviluppare prodotti ad alto valore aggiunto che sino ad oggi hanno caratterizzato le produzioni nostrane incontrando anche una rilevante attrattibilità verso queste produzioni.
Sulla questione è intervenuta anche Erica Mazzetti deputata di Fi: “È una crisi profonda quella che stiamo affrontando ma la difesa della moda, come cardine del Made in Italy, è nelle priorità del governo. Ci sarà bisogno di un tavolo strutturale per uscire dalla crisi, con riunioni periodiche e interventi successivi, senza proclami e slogan ma con azioni concrete e incrementali”.