Un lungo corteo organizzato da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm si è snodato oggi, 18 dicembre, tra le vie del centro con partenza da piazza delle Carceri e arrivo in via Valentini sotto la sede di Confindustria Toscana Nord per protestare contro il mancato rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
“Abbiamo scelto Prato come luogo della manifestazione zonale – spiega Flavia Capilli segretaria Fim Cisl Toscana – perché a luglio Ctn ha disdetto gli accordi territoriali in vigore da quasi 50 anni che erano migliorativi rispetto al contratto nazionale, ad esempio era prevista la 14esima. Da sei mesi chiediamo un incontro che non ci è stato accordato, dal primo gennaio ci saranno differenze di trattamento fra i lavoratori assunti prima del 2025 e quelli dopo”
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Quasi un migliaio i lavoratori provenienti da Prato, Pistoia e Firenze che sono scesi in piazza per chiedere un aumento di 280 euro , maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro e un orario più flessibile. “Ci troviamo davanti a una classe imprenditoriale sia a livello locale che nazionale arrogante – il commento di Stefano Angelini segretario Fiom Firenze Prato Pistoia – a Prato sono stati disdettati gli accordi territoriali mentre Assital e Federmeccanica hanno voluto imporre una propria piattaforma al tavolo nazionale senza ascoltare le nostre richieste”. Nel distretto pratese i lavoratori del settore metalmeccanico sono circa 3 mila di cui 600 impiegati in aziende metalmeccaniche iscritte a Ctn.
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La manifestazione si è svolta senza intoppi, solo qualche momento di tensione all’incrocio fra via Ferrucci e via Valentini quando il traffico è stato bloccato per permettere al corteo di passare.