Nuovo sciopero con presidio e picchetto organizzato dal sindacato Sudd Cobas davanti ad un’azienda del Macrolotto Uno. La protesta è iniziata giovedì pomeriggio con lo sciopero degli operai del Maglificio CXL, che hanno organizzato un presidio permanente con le tende davanti al cancello dell’azienda nonostante la forte pioggia e il vento degli ultimi due giorni. Il motivo della protesta è sempre legato allo sfruttamento: “Per 12 ore la settimana su 7 giorni – spiegano dal Sudd Cobas – i lavoratori in sciopero hanno stirato, etichettato e inscatolato migliaia e migliaia di vestiti, anche di note marche internazionali, che venivano esportati in tutta Europa, senza ferie, pause o malattie retribuite. L’azienda negli anni ha imposto lo sfruttamento usando un’agenzia del lavoro per assumere i lavoratori, con una miriade di contratti da 5 o 10 giorni per mantenere il lavoro precario e gli operai più ricattabili”.
Il picchetto col presidio permanente continuerà ad oltranza. La richiesta del sindacato è quella di avere contratti che regolarizzino il lavoro 8 ore su 5 giorni con tutti i diritti annessi, oltre all’assunzione diretta con il Maglificio CXL e la stabilizzazione dei contratti.
Il picchetto di Sudd Cobas contro lo sfruttamento del lavoro ha ricevuto la visita della Municipale con tanto di “multa per occupazione del suolo pubblico e di ordine di rimuovere la tensostruttura”. Una iniziativa contro cui il sindacato ha reagito duramente: “A Seano e a Montale il Comune ha portato da mangiare ai lavoratori, a Campi Bisenzio il Comune ha fornito i bagni, a Calenzano il Comune si è pubblicamente schierato con i lavoratori, a Prato invece il Comune multa – si legge in una comunicato diffuso nel pomeriggio di oggi, sabato 15 febbraio – chiediamo alla sindaca Bugetti di partecipare lunedì mattina ad un incontro con i lavoratori e dare un segnale chiaro su quale sia la posizione della sua amministrazione”. Sudd Cobas si aspetta una retromarcia: “Se oggi ci sono più diritti è grazie a Sudd Cobas e la nostra tensostruttura non è un’opera abusiva ma un’opera di solidarietà e mutuo supporto tra lavoratori in lotta per una vita migliore. Abusivo è lo sfruttamento. Non accettiamo attacchi di questo genere, ora basta. Invitiamo chi ha a cuore la battaglia contro lo sfruttamento del lavoro ad unirsi a noi e alla sindaca rinnoviamo l’invito a venire lunedì al picchetto: siamo in via Paronese 67”.
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