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Sciopero dei farmacisti dipendenti: giovedì possibili disagi. Ecco le richieste a Federfarma


L'agitazione è nazionale e punta non solo ad ottenere un aumento salariale ma anche al riconoscimento del nuovo ruolo di una professione che si è evoluta e che, molto rapidamente a partire dalla pandemia, ha trasformato la farmacia da punto vendita a centro multiservizi


Claudio Vannacci


“Riconoscimento” è la parola d’ordine dei farmacisti dipendenti che incroceranno le braccia in tutta Italia – e di conseguenza anche a Prato e provincia – giovedì prossimo 6 novembre. Lo sciopero è stato indetto dalle principali sigle sindacali dopo che le trattative per il rinnovo del contratto, scaduto nel 2024, si sono interrotte a causa delle distanze fra Federfarma, che rappresenta la parte datoriale, e Cgil, Cisl e Uil.
Tre i punti caldi: il primo è legato alla richiesta di un aumento salariale che da parte dei sindacati è stato espresso in 360 euro lordi medi mensili. “Questa richiesta – viene spiegato -, in linea con gli importi di altri rinnovi che sono stati firmati nell’ultimo periodo, consentirebbe di recuperare una parte del potere d’acquisto perso in questi anni e di valorizzare anche dal punto di vista retributivo il ruolo di un professionista della salute che sta diventando sempre più strategico”.
Il secondo punto è invece legato al riconoscimento, da parte dei datori di lavoro, dei nuovi compiti e delle nuove mansioni che il farmacista deve svolgere all’interno di una professione che si è evoluta e che, molto rapidamente a partire dalla pandemia, ha trasformato la farmacia da punto vendita a centro multiservizi. Questo porta il farmacista a fornire una serie di prestazioni come esami ematici, diagnostica, telemedicina, vaccinazioni ed altro che prima non effettuava e per le quali viene chiesto non solo un riconoscimento economico ma anche la possibilità di avere del tempo da dedicare alla formazione.
Il terzo punto, infine, è legato al pericolo di un abbassamento del livello del servizio offerto dalle farmacie. “C’è una carenza di personale che sta diventando strutturale – è l’analisi dei sindacati – e c’è il pericolo di sostituire i farmacisti con personale non laureato, a basso costo, non in grado di soddisfare in modo adeguato la crescente domanda di salute della popolazione”.

Le farmacie private in Toscana sono circa mille con 5mila dipendenti. A Firenze in occasione dello sciopero è in programma un presidio unitario regionale in piazza Duomo davanti alla Regione dalle 10.30 alle 12.30.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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