Sciopero e picchetto dei lavoratori di Conit, società in appalto nei magazzini Stef (azienda francese di movimentazione dei freschi nelle catene della grande distribuzione) e Arcese, all’Interporto di Prato. Ieri, mercoledì 23 ottobre, i dipendenti, insieme al sindacato autonomo Sudd Cobas, hanno incrociato le braccia chiedendo il rispetto dei diritti. Un nuovo capitolo nella storia delle battaglie di Sudd Cobas che dopo i picchetti davanti alle aziende tessili per denunciare lo sfruttamento lavorativo, in questi giorni ha messo nel mirino il settore della logistica. “Mesi fa – il commento del sindacato – iniziava la lotta dei lavoratori in appalto contro l’utilizzo della “trasferta Italia” per pagare gli straordinari, le domeniche ed il lavoro notturno, con conseguente evasione di contributi Inps, e contro turni lunghissimi di lavoro in celle frigorifere a quattro gradi. Oggi il problema è lo stesso e, in più, ci sono conseguenze per i lavoratori sindacalizzati”. Sudd Cobas parla di “divieto delle pause previste dalle normative e necessarie al riscaldamento dei lavoratori che operano nelle celle frigo”. Appello alle aziende Stef e Arcese: “Verificare – chiede il sindacato – quanto sta avvenendo nei propri appalti e intervenire”.
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