Nel 1° trimestre 2025, secondo il Centro Studi di Confindustria Toscana Nord, la produzione nell’area pratese è calata del 3% rispetto allo stesso trimestre del 2024, maglia nera per il meccanotessile con – 15,4% seguito da abbigliamento e maglieria (11,2%) e tessile c(– 1,1%) in crescita dello 0,6% l’export.
“La caduta generalizzata del settore moda, che si registra ormai da anni, è ben lontana da potersi dire superata – spiega Fabia Romagnoli, vicepresidente, oltre che presidente designata, dell’associazione -. Ma vogliamo leggere come un segnale di relativa speranza il -1,1% del tessile del distretto pratese nel 1° trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato certo negativo – per quanto lontano dal -7,1% registrato a livello italiano- , che rappresenta comunque una frenata nella pesante serie degli ultimi trimestri, approdata al -8% dei volumi di produzione con cui si è chiuso il 2024 per il settore. L’andamento negativo del tessile aveva contribuito in misura determinante al -7,4% di volumi di produzione complessivi del manifatturiero pratese del 2024. Per quanto riguarda l’export l’incremento è dovuto certamente all’inflazione che ha fatto lievitare i prezzi: ma è ipotizzabile che vi sia anche una crescita di valore delle merci esportate . Le interviste effettuate alle imprese pratesi ad aprile per avere il quadro della produzione del trimestre precedente hanno rilevato aspettative moderatamente positive: la fiducia insomma rimane. Fiducia nelle risorse e nelle capacità di resilienza di un sistema, quello distrettuale pratese, che sta pagando duramente la crisi del settore moda ma che, come dimostra il confronto con il dato italiano, si sta battendo efficacemente per limitare le perdite.”
Nell’area Lucca-Pistoia-Prato rispetto allo stesso trimestre del 2024: -1,3%, a fronte del dato nazionale del -4%; positivo il confronto (+1,4%) con il 4° trimestre 2024, mentre il dato italiano è un più modesto +0,3%. Dal punto di vista settoriale, il dato più significativo è costituito dalla moda che, pur rimanendo in una situazione di criticità, mostra in alcuni segmenti una relativa vivacità rispetto sia al recente passato che al dato nazionale. Il 2024 si era chiuso per l’area di riferimento di Confindustria Toscana Nord con -2,2% di volume di produzione e +3,4% di valore di export: dato, quest’ultimo, amplificato da fattori inflattivi e monetar
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