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Primo semestre dell’anno: calano le assunzioni a Prato, ma aumentano le imprese attive


Secondo il rapporto semestrale di Cogefis si registra rispettivamente una crescita dello 0,43% e una diminuzione del 2,6%. Si assottiglia la distanza fra i contratti a tempo determinato, che restano la maggioranza, con quelli indeterminati


Redazione


Nei primi sei mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2022, le imprese attive nella provincia di Prato sono cresciute dello 0,43%, ma sul fronte dell'occupazione diminuiscono del 2,6%  il numero degli avviamenti, in calo anche il numero delle cessazioni (-9,7% ). Si assottiglia la distanza fra i contratti a tempo determinato, che restano la maggioranza, con quelli indeterminati.  A dimettersi sono soprattutto gli uomini con un'età compresa fra 30 e 49 anni, diminuisce il ricorso alla Cassa integrazione guadagni, quasi azzerato quello al Fondo di integrazione salariale. 
 A dirlo il rapporto semestrale dell' "Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Prato" elaborato dal Cogefis. 
Entrando nello specifico le aziende attive sono 29.149  crescono soprattutto le imprese del comparto abbigliamento, quelle  invece che hanno filiali nel territorio sono 36.045, dato anche questo in crescita. 
Meno brillante la situazione sul fronte dell'occupazione con 26.292 nuovi avviamenti a fronte della cessazione di 22.976, molti però sono stati trasformati in tempo indeterminato, tanto che il saldo fra le due voci è passato da 1.554  a 3.316 dell' anno in corso. "Risulta chiaro, tuttavia, che nel corso del primo semestre del 2023 l’andamento dei saldi – si legge nel report –  è stato decrescente, portandosi – a giugno – in territorio negativo. La costante diminuzione delle unità di saldo, probabilmente, è collegata al progressivo calo delle esportazioni che ha colpito le imprese pratesi soprattutto nel secondo semestre dell’anno (- 5,7% ), determinando un progressivo rallentamento nelle assunzioni e un incremento delle cessazioni".  
A dimettersi sono soprattutto gli uomini (58,4%) fra i 30 e 49 anni (50,9%), età che offre la possibilità di trovare facilmente un'occupazione migliore. Seguono, a distanza gli over 50 (26,7%),  percentuale di 1,8 punti in meno per gli under 29.  
Per quanto riguarda le proroghe dei contratti, nei primi sei mesi del 2023, sono il 17,3% in meno a cui non corrisponde una diminuzione della durata media dei contratti a termine: nel 2022  era di 115 giornate, mentre, nel 2023, è diventata di 159 giorni medi (38,3%). Si assottiglia il gap fra  gli avviamenti a tempo determinato che risultano il 44,1%, e quelli indeterminati (41%). Tutti gli altri contratti presentano percentuali di avviamento ben più basse, la performance migliore è legata al lavoro domestico (4,3%). Infine le ore CIG autorizzate nel 2023 (441.574) sono state il 21,3% in meno delle ore autorizzate nel 2022 (560.983) quelle dei Fsi nel primo semestre dell'anno sono state 19.991, ovvero il 95,3% in meno di quelle autorizzate durante gli stessi mesi del 2022 (425.454 ore). 
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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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