Un appello per chiedere a tutti gli europarlamentari eletti nella Circoscrizione Centro di sostenere, aldilà del colore politico, le istanze del distretto tessile pratese a Bruxelles. L’obiettivo è quello di proteggere il tessuto economico e produttivo locale dalle difficoltà che potrebbero derivare dalla nuova normativa europea che regolerà la sostenibilità e la circolarità soprattutto in materia di gestione degli scarti di produzione. Se da un lato Prato ha l’obiettivo di candidarsi come vero e proprio modello positivo e sostenibile, dall’altra parte è necessario l’impegno di tutti affinché nella ridefinizione delle nuove leggi sull’economia circolare, si tenga conto del diretto impatto economico sulle imprese. E’ questo, in sostanza, il resoconto del tavolo di distretto che si è tenuto questa mattina, venerdì 28 marzo, al Prisma di via Galcianese. Un percorso costruito dalle istituzioni, fianco a fianco, con gli imprenditori e gli attori economici del territorio che servirà, da qui ai prossimi mesi, a portare a casa un obiettivo comune.
“Abbiamo fatto il punto con tutto il tavolo del distretto con gli appuntamenti che ci aspettano nei prossimi mesi- ha spiegato la prima cittadina Ilaria Bugetti-Vogliamo incontrare tutti i parlamentari della Circoscrizione Centro Italia e tutti i parlamentari che fanno parte delle commissioni che toccano questi temi. Perchè crediamo che sia presente far comprendere a tutto il sistema Italia l’importanza e l’impatto che le normative europee hanno sul nostro territorio”.
Da qui ai prossimi mesi, con un focus particolare nei mesi di maggio e giugno, si terranno numerosi incontri nei quali verranno delineate strategie e linee operative ecologiste che costituiranno il futuro del distretto
“Il distretto sarà presente il 15 aprile nella giornata del made in Italy, ci saranno due eventi uno a Prato con una maratona radiofonica alla Saletta Valentini e un’iniziativa in Regione con Prisma e la Casa del Made in Italy di Firenze- spiega l’assessora alle Attività Produttive Benedetta Squittieri– Il 27 e 28 maggio due giornate dedicate al tessile con la presentazione di un nostro progetto europeo e per far conoscere alla città i temi che porteremo alla fiera europea del tessile circolare che si terrà a a Giugno. A Novembre ci racconteremo ad Ecomondo, la fiera più importante italiana di economia circolare”.
Una normativa scritta male, potrebbe compromettere in maniera significativa il distretto pratese già in difficoltà, come spiega il presidente Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini: “La nuova legge europea passa attraverso l’istituzione delle responsabilità estesa del produttore, una tassa che di fatto pagheranno i cittadini ma va in capo ai produttori, che dovrà anche finanziare e migliorare la fase di riciclo e riuso del materiale. Questo vuol dire trovare anche delle risorse per investire e aumentare l’incide di riciclabilità dei materiali, seppure è un tema caro a Prato per la sua tradizione- spiega ancora Marini- Dall’altra parte il tema fondamentale è il cosiddetto “end of waste” ovvero il fine vita dei materiale, che dovranno tornare ad essere materia prima seconda, se il limite sarà posto troppo a valle della filiera, i processi industriali tradizionali nostri come la sfilacciatura dovranno essere gestione rifiuti con estreme difficoltà per le aziende che dovranno adeguarsi e trattare tutto questo come rifiuti speciali. La paura è che queste lavorazioni debbano migrarsi all’estero”.
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