Sono circa cinquecento i lavoratori pratesi interessati dal rinnovo del contratto Uneba, che regola il rapporto di lavoro per educatori, operatori sanitari nelle Rsa e nelle Residenze Sociali per Disabili. Un contratto scaduto dal 2019 che oggi si trova in fase di stallo: Fp Cgil Cisl Fpt, Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs, durante il tavolo delle trattative, non hanno accolto la proposta fatta di un aumento di 50 euro lordi al mese. Cifra ritenuta insufficiente, anche rispetto a quanto ottenuto per altre tipologie di contratto, e offensiva per la professionalità degli addetti. Da qui, dopo la manifestazione di protesta dello scorso luglio (leggi), lo sciopero per l’intera giornata previsto per oggi 16 settembre.
Una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dall’assessorato regionale al sociale a cui è stato chiesto di vigilare sui committenti a cui vengono assegnati gli appalti. Ad Uneba Toscana i sindacati chiedono invece “Di fare proposte serie al tavolo nazionale per rinnovare il Contratto, e di proseguire anche con gli altri datori di lavoro e la politica – insieme al sindacato confederale – un percorso che metta al centro il diritto del lavoro e della salute, come la storia della Toscana ha sempre voluto indicare come strada per i diritti di cittadinanza”.
Immediata la risposta delle associazioni e dei gestori privati :“Il rinnovo contrattuale richiede, risorse che al momento non possediamo e senza le quali non possiamo procedere tuttavia Siamo da tempo orientati in questo senso Confidiamo nella sensibilità della Regione Toscana e dei Comuni, affinché prendano atto della situazione e ci consentano di trovarci nelle condizioni di poter accogliere le richieste legittime di stipendi adeguati da parte del nostro personale, che quotidianamente presta cure e assistenza indispensabili agli anziani e ai non autosufficienti accolti nelle strutture del territorio”.
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