Da Obi Italia srl riceviamo, a firma dell’amministratore delegato Obi Italia Gabriele Gennai e dell’Head of People and Trasformation Obi Italia Matteo Carmagnini, la seguente lettera con richiesta di rettifica, che pubblichiamo ai sensi delle vigenti leggi in materia.
Facciamo seguito all’articolo intitolato “Obi Italia, ottanta amministrativi a rischio: arrivate alcune lettere di prelicenziamento. La denuncia del sindacato” da Voi pubblicato in data odierna, a seguito di presunte dichiarazioni rilasciate dalla O.S. UILTucs Area di Prato, per rappresentare quanto segue.
La OBI Italia s.r.l. ha attentamente analizzato il contenuto dell’articolo sopra richiamato e lo contesta integralmente. Infatti, le dichiarazioni ivi riportate sono del tutto infondate e, conseguentemente, diffamanti per la Società. La OBI Italia s.r.l. non ha mai attuato, né tantomeno sta attuando adesso, “atti di intimidazione inconcepibili ed intollerabili”.
Parimenti, non corrisponde alla realtà il fatto che la società abbia inviato comunicazioni di prelicenziamento senza spiegazioni, abbia imposto trasferimenti o demansionamenti non concordati, giungendo addirittura a mettere “a rischio” il posto di lavoro di ben 80 amministrativi. Niente di tutto ciò è vero o è mai accaduto.
L’unico fatto occorso è consistito nella necessità di risolvere un’unica posizione lavorativa a seguito di una riorganizzazione di una specifica attività aziendale.
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