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Mutui e leasing congelati per 12 mesi: la Regione firma l’accordo con 15 banche


Redazione


E’ in arrivo un’ulteriore boccata d’ossigeno per le imprese toscane – e quindi anche pratesi – in difficoltà e che non ce la fanno più a pagare il mutuo o il contratto di leasing. Le rate potranno infatti essere spostate in avanti di un anno, con la sola maturazione degli interessi sul debito residuo. Di fatto sarà come allungare di dodici mesi il mutuo, in attesa che il mercato si riprenda e gli affari portino nelle casse maggiore liquidità. L’accordo è stato firmato stamani dal presidente della Regione Toscana e da 15 banche oltre che da Fidi Toscana, la finanziaria regionale.  Le banche coinvolte sono: Cassa di Risparmio di Carrara Spa, Banco di Lucca Spa, Banca Popolare di Lajatico Scpa, Banca del Monte di Lucca Spa, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio Soc.Coop., Banca Federico del Vecchio Spa, Banca di Credito Cooperativo di Fornacette Scpa, Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, CariPrato Cassa di Risparmio di Prato Spa, Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, Cassa di risparmio di La Spezia, Banca CR Firenze Spa, MPS Leasing & Factoring Spa, Centro Leasing Banca Spa, Fidi Toscana. In pratica le banche aderenti all’accordo, previa verifica del possesso dei requisiti e previo svolgimento di apposita istruttoria, si impegnano a riconoscere alle piccole e medie imprese toscane, che hanno attivo un mutuo ipotecario o chirografaro (senza garanzie reali) e che risultano in regola con i pagamenti, una sospensione delle rate in conto capitale con scadenza nei 12 mesi successivi a partire dall’accoglimento della richiesta. Nel periodo di sospensione maturano esclusivamente gli interessi del debito residuo, da addebitare preferibilmente alle successive scadenze e comunque con modalità concordate tra la banca e l’impresa.Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dalle associazioni artigiane pratesi, Cna e Confartigianato, e dalla Confesercenti. Apprezzamento ancor più forte è quello che le associazioni manifestano per il rifinanziamento di 11 milioni di euro (dopo i 15 iniziali) per il Fondo garanzia a suo tempo istituito per Fiditoscana, sottolineando l’importanza dell’introduzione di clausole che consentono di tutelare in particolare le piccole imprese con meno di 18 dipendenti.Completano il quadro gli interventi volti a velocizzare i pagamenti della pubblica amministrazione alle aziende fornitrici e l’accordo con l’Inps volto a snellire i pagamenti degli ammortizzatori sociali. Apprezzamento ancor più forte è quello che le associazioni manifestano per il rifinanziamento di 11 milioni di euro (dopo i 15 iniziali) per il Fondo garanzia a suo tempo istituito per Fiditoscana, sottolineando l’importanza dell’introduzione di clausole che consentono di tutelare in particolare le piccole imprese con meno di 18 dipendenti.“La Regione ha colto in pieno le nostre istanze e le nostre richieste – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Luca Giusti – siamo quindi grati al presidente Martini di aver agito con tempestività, facendo tesoro anche delle critiche che in passato abbiamo rivolto ad alcuni provvedimenti adottati. Siamo soddisfatti in particolare dell’attenzione rivolta alle piccole imprese che rischiavano di venir penalizzate da interventi generici. Questo dimostra che se le nostre critiche vengono interpretate come qualcosa di costruttivo, si può realizzare qualcosa di realmente e concretamente importante per il mondo delle imprese”.“Sono consapevole che questi provvedimenti non rappresentino la panacea a tutti i mali del distretto – aggiunge Anselmo Potenza, presidente CNA Artigianato Pratese – Adesso occorre che il Governo centrale faccia la sua parte, mettendo all’ordine del giorno, ad esempio, un intervento legislativo in grado di bloccare le nuove commissioni bancarie sugli affidamenti concessi ma non fruiti. Esprimo comunque sincero apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione”.”Si tratta – afferma Alessandro Giacomelli, presidente di Confesercenti Prato – di un atto che seppur non rappresenti la panacea di tutti i mali può essere la medicina per far passare la nottata al mondo dell’imprenditoria che si trova, specialemente a Prato, in forte difficoltà, con pesanti inevitabili ripercussioni anche sui livelli occupazionali. Il provvedimento voluto dal Presidente Martini è pertanto il benvenuto in una fase come questa dove anche nel settore commercio si registrano molte chiusure e pesanti sofferenze per gli imprenditori. Un atto che, peraltro, può allontanare in parte e scongiurare il fenomeno dell’usura, nel quale fin troppo spesso anche i commercianti e i piccoli imprenditori in genere rischiano di cadere per far fronte alle tante impellenti necessità delle loro aziende”.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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