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Multiutility, Macrì (Estra) mette in guardia: “Non si può stare mesi a discutere sui giornali, perché banche e finanziatori chiedono certezze”


Il presidente della società al 40% di Alia è stato ascoltato durante i lavori della commissione Controllo e Garanzia. Il presidente Cenni ha chiesto maggiori tutele per i dipendenti pratesi di Estra


Samuela Pagliara


C’è ancora molto lavoro da fare per recuperare la centralità degli obiettivi e sgombrare il campo dalle tensioni politiche (e non) accumulate nei mesi scorsi sul macrotema Multiutility. A due giorni dall’assemblea dei soci Alia, conclusa con un sostanziale nulla di fatto e un rinvio a metà ottobre per le decisioni più importanti, durante la commissione consiliare di Controllo e Garanzia di questa mattina (mercoledì 25 settembre) è stato ascoltato il presidente esecutivo di Estra Francesco Macrì. La società, nata a Prato, è per il 40% di proprietà di Alia ed è in costante crescita. “Invito tutti ad abbassare i toni – ha detto – alla politica consiglio prudenza e determinazione, non si può stare sei mesi a discutere sui giornali di come deve essere strutturata la Multiutility perché poi si rischia di avere difficoltà quando ci si presenta alle banche e agli investitori che invece ci chiedono certezze sui programmi”. Macrì, che è anche uno dei dirigenti nazionali di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza di far prevalere gli approcci tecnologici su quelli ideologici e a non abbandonarsi a verticismi o personalismi specie in una fase delicata come questa dove occorre restare uniti e saldi per fronteggiare l’ingente bisogno di liquidità che la Multiutility necessita per andare avanti. Il rischio, per Macrì, è che le divisioni politiche interne al Pd e non solo possano spaventare gli investitori e le banche e quindi rendere più complicato il reperimento dei fondi necessari a fronteggiare i costi relativi alle nuove aggregazioni, alle partecipazioni ma anche ai più semplici costi degli impianti. “Bene la distribuzione dei dividendi ma vanno sostenuti i comparti industriali dei vostri territori facendo investimenti, non siamo solo un’azienda che deve dare utili ma dobbiamo pensare anche a produrre occupazione. Le amministrazioni possono darci l’input ma operando nel mercato i prezzi devono essere stabiliti da logiche complesse che comprendano anche un margine da re-investire”. Il presidente della commissione numero sei, Gianni Cenni, coglie la palla al balzo per chiedere conto al numero uno di Estra sul futuro degli uffici pratesi della società, che in parte sono già stati dislocati a Novoli nella sede centrale della Multiutility, comportando -di fatto- un indebolimento della città nello scacchiere occupazionale ed economico. “Sono scelte che non ho votato- spiega Macrì -. Svuotare una delle sedi più importanti non è stata una buona idea ma è in corso un confronto. Stato d’accordo sul progetto generale ma in questa fase ho più difficoltà perché le cose non sono state fatte con il giusto passo e le giuste modalità. Ho coordinato l’accorpamento delle funzioni ma non sono stato d’accordo quando si è andati oltre”.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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