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Manifestazione 6 maggio, Rossi (Cgil): “Serve un segnale forte dal mondo del lavoro”


Il segretario regionale rinnova l'appello alla massima mobilitazione in vista dell'iniziativa di Bologna, primo atto di un percorso che punta a modificare le scelte del governo su fisco, pensioni, lavoro e giustizia sociale


Redazione


Si avvicina la grande manifestazione di sabato 6 maggio, dove Cgil-Cisl-Uil scenderanno in piazza a Bologna come inizio di un percorso di lotta, mobilitazione e vertenzialità per modificare le scelte del Governo su fisco, pensioni, lavoro, giustizia sociale.

“A una situazione straordinaria, come quella che attraversa il nostro Paese a livello socio-economico – dice Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana -, occorrono risposte straordinarie e il mondo del lavoro è chiamato a dare un segnale forte: è davvero importante il 6 maggio invadere Bologna, i problemi o ce li risolviamo tutti insieme o non ce li risolve nessuno. La Cgil Toscana ci sarà e saremo tantissimi e tantissime. Più saremo, più possibilità avremo di far invertire la rotta alle politiche del Governo”.

“Viviamo in un contesto maledettamente difficile e complicato, ulteriormente aggravato prima dalla pandemia e poi dalla guerra – prosegue Rossi – . Nel nostro Paese abbiamo milioni di persone in povertà relativa o assoluta, che non si curano adeguatamente perché non hanno risorse per farlo, abbiamo un abbandono scolastico in continuo aumento, abbiamo i salari più bassi d’Europa, abbiamo un lavoro caratterizzato da sfruttamento e precarietà, le pensioni non reggono il passo con l’aumento del costo della vita, continuiamo ad avere medie altissime di morti sul lavoro. Una situazione inaccettabile: vogliamo perciò che siano fatte delle scelte politiche che garantiscano un futuro a questo Paese. Purtroppo questo Governo, come anche quelli precedenti, non le sta facendo. Anzi, sta andando in direzione diametralmente opposta, basti vedere la riforma del fisco varata che premia le fasce più ricche anziché le più bisognose. Vogliamo cambiare i contenuti delle decisioni del Governo al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, serve un radicale cambio di passo a cominciare dalla tutela dei redditi dall’inflazione e dall’aumento del valore reale delle pensioni e dei salari. E va cambiato anche il metodo, perché il mondo del lavoro va coinvolto prima di decidere, con il confronto”.
“L’appello che faccio a tutti i toscani e le toscane – conclude il segretario Cgil – è di partecipare numerosi e numerose: abbiamo pullman e treni speciali da ogni territorio della Toscana, contattate le nostre Camere del lavoro e facciamo sì che l’appuntamento di Bologna diventi la ripartenza di una nuova fase, di una “nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Senza dimenticare che, se non arriveranno risposte, le mobilitazioni andranno avanti”.

(A cura Ufficio Commerciale, info: [email protected])

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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