Niente pienone per gli alberghi pratesi. Nel periodo natalizio i quattro stelle sono stati occupati per poco più del 50%, percentuale di poco sotto per i tre stelle, mentre per i due stelle, gli affittacamere e i B&B non si è raggiunto il 30%. La notte di San Silvestro soltanto gli alberghi più grandi hanno registrato il tutto esaurito, quelli più piccoli sono rimasti per metà capienza vuoti.
“La scarsa presenza di manifestazioni legate al Natale – spiega Sauro Venturi presidente Federalberghi Prato – ha contribuito alla carenza di turisti in città. Come espresso anche da molti colleghi, è fondamentale la presenza di concerti, mercatini, bancarelle, mostre e tutto quanto possibile organizzare per sollevare un periodo che è di bassa stagione. Senza attrattive particolari è impossibile vedere in città i visitatori. Mi auguro che con la nascita della Destination Management Organization, il prossimo Natale sia più vivo di iniziative e che quindi si riesca ad allineare anche a Prato alle altre realtà regionali e nazionali”.
Il bilancio negativo del periodo natalizio e la prospettiva di un mese di gennaio dove generalmente le presenze sono ai minimi storici, preoccupano gli albergatori che ripongono tutte le loro speranze negli eventi legati al Capodanno cinese nel mese di febbraio. “L’assessore Bartalini – spiega il presidente – ci ha già convocato e reso partecipe della volontà di organizzare delle manifestazioni ad hoc in città. A breve avremo un nuovo incontro per definire i dettagli. Comunque è pronta una convenzione per offrire pernottamenti a prezzi ridotti e fissi in molti hotel di Prato e Provincia, non appena possibile saranno pubblicizzata tramite vari canali”.
Con l’inizio del 2025 è entrato in vigore il codice CIN (codice identificativo Nazionale), tutte le strutture associate a Federalberghi lo hanno ottenuto ed è stata stampata una targa uguali per tutti in modo da trasmettere un messaggio di uniformità.
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