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​​“Made in”, la delusione degli imprenditori di Prato


Il presidente dell'Uip Andrea Cavicchi e quello dei Giovani Imprenditori Francesco Marini denunciano l’atteggiamento rinunciatario dell’Italia sulla questione


Redazione


Delusione e sconcerto nell’Unione Industriale Pratese per la vicenda “made in” in Europa. L’imminente conclusione del semestre italiano di presidenza della UE in assenza di un sia pur minimo passo avanti lascia amareggiati gli imprenditori pratesi del settore moda, che dell’etichettatura di origine sono sostenitori.

“Condivido quanto dice Lisa Ferrarini, la vicepresidente di Confindustria che segue la materia e che ha espresso una posizione all’insegna del realismo ma anche dell’inevitabile delusione per l’atteggiamento rinunciatario dell’Italia – commenta il presidente dell’Unione Industriale Pratese Andrea Cavicchi – Nessuno si illudeva di assistere ad un’evoluzione interamente positiva di un dossier che, con forme e argomentazioni diverse, passa da anni da un tavolo all’altro delle istituzioni europee. Ma che non si facesse nemmeno un minimo passo avanti non ce lo aspettavamo. La questione ‘made in’ è sottovalutata dalla autorità italiane. Sembra che solo noi produttori abbiamo piena consapevolezza dell’utilità della trasparenza ai fini della salvaguardia dell’immagine del manifatturiero italiano, oltre che dei consumatori.”

Anche i giovani industriali di Prato, attraverso le parole del loro presidente Francesco Marini, esprimono la loro posizione a riguardo: “Sono molto rammaricato per la posizione di debolezza in cui, ancora una volta, si è collocato il nostro governo in Europa. Continua  a mancare la prospettiva di lungo periodo da parte di una classe politica che forse non ha chiarissimo quanta forza possa avere il ‘made in’ per il nostro paese. Concentrarsi su riforme ben meno redditizie e incisive toglie attenzione e focus su quello che effettivamente necessita alle nostre aziende e che renderebbe veramente ‘futuribile’ la nostra manifattura. Un  giovane industriale vede cadere molte certezze se non può scommettere su un valore così forte come il Made in Italy e la sua ‘etimologia produttiva qualificante’. Una tracciabilità certa non solo permetterebbe di dare trasparenza e informazione ad un consumatore finale che è sempre più maturo e consapevole, ma soprattutto trasmetterebbe tutta la nostra tradizione industriale, il nostro know how e la bellezza delle nostre scelte di design che il mondo ci invidia e che ha voglia di acquistare. Creare valore aggiunto oggi è un dovere anche di scelta di politiche industriali ben precise, che necessitano di coraggio e di prese di posizioni ben più forti e risolute. Queste sono le vere scelte strutturali che permettono cambiamenti tangibili".

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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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