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Legge di bilancio, volano gli stracci tra centrodestra e centrosinistra dopo il no all’emendamento per Prato


Chiara La Porta (FdI) rivendica il successo per l'aumento delle risorse previste dall'articolo 10 del decreto Made in Italy che avrà ripercussioni importanti anche sul distretto. Marco Biagioni (Pd) accusa le deputate di maggioranza di fare il gioco delle tre carte


Claudio Vannacci


Se l’auspicio emerso dalle varie riunioni del Tavolo di Distretto era quello di far parlare Prato con una voce sola davanti al Governo e alle istituzioni, si può dire che le buone intenzioni si sono fermate prima di Roma. Da giorni, infatti, in concomitanza con la discussione sulla legge di Bilancio, si assiste ad un continuo ping pong di accuse e veleni tra centrosinistra e centrodestra, con ognuna delle parti che rivendica a suo merito i (pochi) risultati ottenuti ed è pronta a gettare la croce addosso alla controparte con accuse di tradimento e di voler male a Prato.
Il risultato, al momento, è che il famoso emendamento nato proprio dal Tavolo di Distretto, con tutte le richieste avanzate dalle categorie economiche e dai sindacati, è stato bocciato, dopo aver ricevuto parere negativo da parte del Governo. E’ di ieri il botta e risposta sul tema tra i deputati Marco Furfaro (Pd) e Chiara La Porta (FdI) con quest’ultima che oggi rivendica un successo che, a suo dire, annulla la delusione per l’affossamento dell’emendamento per Prato: “È stato approvato in commissione Bilancio – dice l’esponente di FdI – l’emendamento alla manovra, che incrementa le risorse previste dall’articolo 10 del decreto Made in Italy, a mia firma e a quella del collega responsabile moda di Fratelli d’Italia Fabio Pietrella. L’emendamento prevede 15,5 milioni di euro in più nel triennio che comprende gli anni dal 2025 al 2027. Si tratta di un incremento di risorse destinate alle misure di valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processo di riciclo, peculiarità soprattutto del nostro distretto pratese. Il decreto attuativo sarà pubblicato nei prossimi giorni. Avevamo promesso che mai avremmo fatto mancare la nostra attenzione, ed il nostro costante impegno, per sostenere, in modo concreto, uno degli asset più strategici del nostro paese, in questo momento duramente colpito da un crisi mai vista. Abbiamo mantenuto l’impegno preso. Lasciamo ad altri le parole piagnucolose e volatili. Noi scegliamo i fatti e continueremo a portare avanti il nostro lavoro pancia a terra per rispondere alle istanze del comparto”.
Mentre il segretario del Pd Marco Biagioni torna sulla bocciatura dell’emendamento Prato con parole di fuoco per la maggioranza di Governo: “La condotta della destra inizia a essere preoccupante – afferma -. Ci stanno abituando a una prassi: annunciano impegni per la città, li disattendono in Parlamento senza nemmeno presentarsi ai momenti cruciali, poi si difendono trovando giustificazioni fuorvianti e raccontando versioni false che disorientano. Continuano a fare il gioco delle tre carte sulla pelle di Prato: l’ultimo caso è la confusione che stanno generando sul contenuto degli emendamenti. L’estensione della cassa integrazione in deroga per quattro settimane a gennaio è frutto della riformulazione di otto emendamenti diversi, presentati sia dal Pd sia dalla destra. Riformulazione che è stata approvata sei giorni fa solo grazie al lavoro delle opposizioni perché il governo, in prima istanza, voleva far passare il decreto Pnrr senza la proroga per il settore moda. Sottolineo che l’estensione della Cig è il minimo sindacale, una misura tampone che permette alle imprese di avere un po’ di ossigeno nel breve periodo ma che non ha nulla di strutturale. Altra cosa è l’emendamento costruito con il Tavolo di Distretto che ieri ha prima ricevuto il parere contrario del governo e poi è stato affossato dalla destra. Questi sono i fatti, il resto sono ricostruzioni di comodo che fanno solo male al distretto e al tessuto produttivo pratese: parliamo di gente che lavora, che tutti i giorni è alle prese con grandi difficoltà per mandare avanti la propria impresa e difendere posti di lavoro; che merita risposte e non teatrini da chi guida le istituzioni. Da parte del Partito Democratico in queste settimane c’è stata una sola richiesta alle parlamentari del territorio che sostengono il governo Meloni ovvero fare squadra e lavorare insieme per Prato, ma così è dura. Registro che c’è ancora molta strada da fare e che per Mazzetti e La Porta gli interessi di palazzo sono al momento più importanti”. Parole, quest’ultime, rafforzate dal deputato Dem Marco Furfaro che denuncia il “comportamento ipocrita delle parlamentari del territorio, che dichiarano alla stampa successi mai avvenuti e si prendono impegni che non mantengono”. Per poi rincarare la dose: “In Commissione bilancio – prosegue Furfaro – dichiariamo la nostra disponibilità a usare i pochi fondi concessi alla minoranza dalla manovra ma Mazzetti e La Porta nemmeno si presentano. La solita destra, tutta chiacchiere e nessun distintivo. Una sonora presa in giro alla città, al distretto, alle imprese, ai sindacati, ai lavoratori”.

Intanto, però, tra ripicche e dispetti romani a Prato cresce la preoccupazione per le aziende del Distretto e per i tanti lavoratori coinvolti.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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