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A giudicare dall’attenzione per la formazione, le industrie pratesi credono nel futuro più dell’anno scorso, a dispetto della crisi e della diffusa convinzione che si investa di meno in generale e nel capitale umano in particolare. Sono in sensibile incremento infatti le presenze ai corsi organizzati dall’Unione Industriale Pratese: il primo semestre si è chiuso con la partecipazione alle iniziative formative di 1.330 persone, contro le 1.140 del 2008. Un po’ meno formazione manageriale, molta sicurezza, finanza, lingue straniere e aggiornamento fiscale e tecnico: la somma finale segna un progresso rispetto ai già buoni risultati dell’anno scorso.Un dato senz’altro positivo, alimentato anche dal fatto che le imprese stanno scoprendo le opportunità di Fondimpresa e cominciano a metterle a frutto. Fondimpresa è un fondo per la formazione continua, operativo dal 2004, cui le aziende possono aderire senza alcun costo: le sue risorse sono infatti costituite da una quota dei contributi Inps che le aziende comunque verserebbero all’ente previdenziale. Le aziende che aderiscono a Fondimpresa vedono maturare di anno in anno un “gruzzolo” – il proprio Conto formazione – che possono spendere in attività formative concordate con le organizzazioni sindacali di rappresentanza dei lavoratori. Accanto a questo esiste anche un Conto di sistema: una sorta di fondo mutualistico assegnato sulla base di bandi, i cosiddetti Avvisi, cui possono accedere anche aziende di ridotte dimensioni o di recente costituzione che avrebbero difficoltà a maturare una somma congrua alimentata autonomamente. L’Unione fornisce consulenza su entrambi i fronti, contribuendo al disbrigo degli adempimenti formali ma soprattutto alla redazione dei piani formativi.Fra coloro che si sono avvalsi delle risorse di Fondimpresa anche un’impresa storica del distretto, la Cangioli 1859 spa, che oggi ha concluso l’ultima delle cinque mezze giornate previste dal piano formativo elaborato su misura per le sue esigenze. “Abbiamo coinvolto nove persone dell’azienda, ma anche mia sorella Sabina ed io stesso abbiamo voluto partecipare alle lezioni – spiega Vincenzo Cangioli, presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda, oltre che vicepresidente dell’Unione -. Il taglio che abbiamo chiesto di dare alle lezioni è spiccatamente manageriale e quindi molto interessante anche per noi oltre che per i nostri collaboratori delle aree commerciale e acquisti. Marketing, capacità di negoziazione e di relazione, modalità di sviluppo del processo di acquisto/vendita: questi alcuni dei temi toccati. Se siamo soddisfatti? Sì, tanto che pensiamo di ripetere l’esperienza appena possibile. Un percorso del genere è comunque impegnativo: per farlo bisogna crederci. E’ vero che i costi vivi sono coperti da Fondimpresa, ma l’impatto organizzativo conseguente la mobilitazione di tante figure-chiave dell’azienda c’è e non è irrilevante. Ripeto: bisogna crederci. Per quanto ci riguarda, siamo convinti che proprio momenti come questi, in cui anche la nostra azienda si deve avvalere della cassa integrazione, consentano di dedicare tempo ed energie alla crescita delle competenze. Pensiamo così di poter essere più pronti a cogliere le opportunità della ripresa quando questa, speriamo presto, si manifesterà. E’ questa la nostra scommessa, che speriamo di vincere”.
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