ll distretto pratese, ancora una volta, si prone come laboratorio con un progetto pilota voluto da Ctn e Federmanager Toscana per rafforzare lo sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese favorendo la crescita attraverso la figura del manager. Sei le imprese coinvolte sette i professionisti che per dieci incontri si sono confrontati con gli imprenditori. “Il manager della sostenibilità nel distretto tessile pratese” è un progetto proposto da Andrea Cavicchi che ha partecipato nella doppia veste di consigliere di 4.Manager e di imprenditore “Sono stati coinvolti vari soggetti della filiera con ottimi risultati. Il primo sicuramente è stato il coordinamento dei processi di sostenibilità presenti in azienda, il secondo la verifica degli obiettivi raggiunti attraverso la figura del manager. In veste di imprenditore ho sperimentato anche i progetti di sostenibilità integrata dove si è rivista la parte dei consumi, della tracciabilità, degli scarti rifiuti per la responsabilità della filiera, ma anche aspetti legati all’energia sostenibile”.
Il contesto in cui è nata questa iniziativa è una ricerca condotta dall’Osservatorio 4 Manager sul mismatch tra domanda e offerta. Tra il 2019 e il 2023, infatti si è registrato un aumento del 12% dei dirigenti in Toscana a cui però è corrisposto una crescente difficoltà nel reperire figure specializzate , la percentuale è passata dal 58 al 75.
“E’ stata una sfida stimolante – spiega Luca Barneschi di Federmanager Toscana- quella di affrontare il tema delle Esg legato al distretto pratese : ci siamo resi conto che le pratiche e l’operatività quotidiana possono essere inquadrate con strumenti adatti in un percorso sostenibile”.
Un cambio di mentalità anche da parte dei professionisti che hanno dovuto calarsi in realtà spesso familiari: “C’è bisogno di integrazione della nostra figura all’interno delle strutture – ha sottolineato Luisa Ricco– all’inizio il nostro intervento non era percepito come fondamentale, poi con un percorso appunto di condivisione, gli imprenditori hanno capito l’importanza di prevenire alcuni fenomeni invece di essere travolti”.
Terminata la fase pilota, visto i buoni risultati si passa a un secondo obiettivo: “Pensiamo – ha sottolineato Cavicchi – si proporre questo modello anche per altre realtà simili alla nostra, e eventualmente rilanciare una secondo edizione anche nel nostro territorio”.
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