Tra il 2022 e il 2023 l’occupazione nella provincia di Prato è cresciuta del 2,1%, le donne rappresentano il 44,9% contro il 55,1% degli uomini, mentre gli avviamenti sono calati del 3% e le cessazioni del 6,6%. A dirlo l’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Prato che ha anche evidenziato come, nella seconda parte dell’ anno, i dati sono peggiorati in parte a causa per un calo dell’export che ha colpito soprattutto il settore tessile ma anche per gli eventi legati all’alluvione del 2 novembre dello scorso anno. A confermarlo anche i dati delle ore autorizzate di Cig che tra il III e IV trimestre sono aumentate del 35,3%. Tra ottobre e novembre la richiesta è passa dalle 132 mila ore a 246 mila ore autorizzate. Si tratta di un incremento mensile del +86,4%. “Questa crescita – spiega Enrico Fabbri ricercatore del Pin – continua ad accompagnarsi ad un processo di stabilizzazione dei posti di lavoro che vede un incremento dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Nei casi in cui questo non avviene, le aziende non licenziano ma portano i contratti a scadenza”.
Nello specifico la manifattura, diminuisce in modo sempre più ampio i propri saldi, che però si sono mantenuti di segno positivo sino al secondo trimestre. Nel terzo trimestre diventano leggermente negativi (-121), mentre nel quarto le unità di saldo scendono, in maniera preoccupante (-1.420 unità di saldo). I servizi mostrano un andamento altalenante, con una forte crescita nel primo e terzo trimestre e una diminuzione nel secondo e – soprattutto – nel quarto. Il commercio, dopo la crescita dei primi due trimestri, ha visto i propri saldi portarsi in territorio negativo nel terzo e nel quarto trimestre. L’edilizia, dopo un avvio promettente nel primo trimestre dell’anno (+177 unità di saldo), ha mantenuto un andamento sostanzialmente piatto.
“Nel tessile – spiega Leonardo Ghezzi vicepresidente Irpet – si assiste a richieste sempre più polarizzate: da un lato si richiedono addetti alle macchine poco specializzati, dall’altra tecnici della logistica. Questo vuol dire che da una parte crescono le relazioni verso l’esterno, ma cala la produzione. Per l’abbigliamento la richiesta è verso figure operative”.
Sul fronte delle imprese quelle del manifatturiero sono stabili rispetto al 2022, leggero calo per il tessile (0,75) a cui corrisponde un lieve incremento dell’abbigliamento (0,96%), male la meccanica con – 3,85%.
l’Osservatorio sul lavoro nasce nell’immediato post-pandemia, nel 2021, su iniziativa del Co.ge. F.I.S. (Comitato di Gestione dei Fondi per gli Interventi Sociali, costituito da Confindustria e CGIL, CISL e UIL) e del Comune di Prato. Attraverso la firma del Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze si è aperto la strada ad un dialogo intenso e costruttivo con ARTI, con la direzione istruzione, formazione, ricerca e lavoro della Regione Toscana e con la Commissione Tripartita regionale “Oggi si consegna il lavoro svolto in questi anni dal gruppo nato dal “Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze” che abbiamo siglato dopo il Next Generation Prato. E’ stato un percorso importantissimo perchè ci ha permesso di consegnare degli strumenti utili alla città, – ha detto l’assessora Benedetta Squittieri – da una parte un tavolo di concertazione che ci ha consentito di indirizzare le risorse di garanzia, occupazione e lavoro messi in campo dalla Regione per i corsi di formazione, dall’altro queste risorse sono state indirizzate in tal senso proprio perchè l’Osservatorio fatto sul mercato del lavoro ci ha consentito di raccogliere e fornire dei dati concreti”
Dal 2022, grazie all’impegno della Regione Toscana, l’Osservatorio ha potuto contare sul contributo attivo dell’istituto di programmazione economica della Toscana IRPET per svolgimento di un’importante ricerca sui fabbisogni professionali e formativi del distretto.
“Abbiamo – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche del lavoro Alessandra Nardini – necessità e volontà di investire ancora di più sull’occupazione giovanile e credo che questo territorio abbia tutte le carte in regola per poter lavorare in questa direzione. Questa città ha saputo scommettere sulle proprie risorse e sul legare la tradizione all’innovazione.”
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