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Dopo la Fintes, ora tocca al Lanificio Fedora. Lentamente si stanno sbrogliando i nodi relativi alla crisi che ha colpito quello che un tempo era un gruppo-modello del Distretto pratese. E’ stato firmato in Provincia l’accordo per la cassa integrazione straordinaria di 44 dipendenti del Lanificio Fedora, attualmente in liquidazione e ammesso al concordato preventivo nello scorso mese di febbraio. Il 13 marzo l’azienda aveva richiesto un esame congiunto della situazione aziendale per l’attivazione della cigs a causa della cessazione dell’attività. Il Fedora aveva già chiesto e ottenuto il trattamento di cigs per crisi aziendale dal marzo del 2007 al marzo del 2008. “L’accordo raggiunto quest’oggi conclude una trattativa complessa, ma soprattutto rappresenta uno spiraglio per i lavoratori dell’azienda, nonostante la difficile situazione occupazionale del distretto – spiega l’assessore a Formazione e Lavoro della Provincia Paola Giugni – Provincia e Centro per l’impiego si impegneranno a fondo, come sempre, utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione. I voucher ad esempio, appena rifinanziati, daranno sicuramente ad alcuni di questi lavoratori l’opportunità di diver-sificare le proprie competenze e professionalità e di avere altre opportunità”.Il Fedora chiederà la cigs per cessazione di attività per la durata di 12 mesi (fino al 23 marzo 2010) e per tutti i dipendenti con qualifica di operai, intermedi, impiegati e quadri attualmente in forza.L’accordo è stato sottoscritto da Franca Ferrara, dirigente del servizio Orientamento e lavoro della Provincia, Mario Massetti, liquidatore della società Lanificio Fedora Spa (assistito dall’avvocato Enrico Ceccarelli e dal consulente del lavoro Fabrizio Colombari), Giovanni Rizzuto per la Femca-Cisl, Alberto Santini per la Filtea-Cgil, Angelo Colombo per la Uilta-Uil e i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda.