L’allarme di Confesercenti: “A settembre tanti negozi del centro non riapriranno”

Lo scenario già desolante di un centro storico con tante saracinesche abbassate è destinato a peggiorare a settembre, al ritorno dalle ferie. L’allarme è della Confesercenti comunale di Prato che ieri ha riunito per la prima volta la presidenza, guidata da Mauro Lassi. All’ordine del giorno le gravi difficoltà del commercio nel centro storico così come nelle periferie e l’urgenza di un incontro con il sindaco Cenni e l’assessore Caverni per individuare quanto prima soluzioni e politiche di rilancio del commercio.”Ciò che ci preoccupa di più adesso – ha detto il presidente Lassi – oltre l’attuale dilagante aumento di fondi commerciali sfitti in centro e in periferia, sono i segnali che indicano un gran numero di non riaperture dopo le ferie di agosto. La situazione sembra di fatto destinata a peggiorare”. Per questo Confesercenti ha già inviato al sindaco e all’assessore competente una richiesta urgente di incontro. Sul tavolo alcuni punti centrali: “Il caro affitti, da affrontare con una politica che premi fiscalmente chi affitta rispetto a chi non lo fa per tenere alti i costi delle locazioni. Il caro suolo pubblico, aggravio da restituire indietro a chi lo paga sotto forma di un riconoscimento per il lavoro di rivitalizzazione della città svolto dai pubblici esercizi (così come affermato dallo stesso sindaco Cenni in campagna elettorale durante gli incontri avuti con Confesercenti). Il caro tassa sui rifiuti, da calmierare in ogni modo. Senza contare tutta la partita della sicurezza, partendo dalla lotta serrata al degrado urbano, all’abusivismo commerciale, ai commerci illeciti; che hanno fortemente condizionato in senso negativo l’uso del centro da parte dei cittadini. Da non dimenticare lo strapotere della grande distribuzione nei confronti dei centri commerciali naturali. Peraltro il tema dell’accesso, della mobilità e dei parcheggi specie al centro storico, ma anche per molte delle nostre periferie, è determinante”.