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Non solo tessile, Prato per sopravvivere deve guardare oltre. E proprio in questa direzione va la proposta che Giorgio Silli, coordinatore comunale di Forza Italia-Pdl, fa alle autorità cittadine e provinciali: creare le condizioni logistiche e infrastrutturali perché Prato diventi la capitale italiana della cosiddetta “Active Logistic”, sfruttando la presenza in loco di tante ditte di spedizioni e aziende di trasporti e “padroncini”, oltre all’alto numero di magazzini concentrati in una determinata area. “Prato – spiega Silli – è un’area da sempre specializzata nella movimentazione di grosse quantità di merce. Molti sono i casi di eccellenza qualitativa dei servizi, ma purtroppo la crisi si fa sentire in maniera importante e molte case di spedizione e ditte dio trasporti stanno soffrendo in questo momento”. Da qui l’idea di sfruttare questo potenziale per movimentare tutti i tipi di merci, non solo il tessile. “Questo un esempio di come potrebbe funzionare – spiega Silli -: ipotizziamo che una azienda di vendite via internet di materiale per ufficio decida di creare il proprio deposito a Prato. Lo spedizioniere provvederebbe all’importazione della merce, sia fatta in Europa sia extra-Cee, e allo stoccaggio nel nostro distretto. L’azienda di vendite per corrispondenza non dovrebbe far altro che dirottare l’ordine che verrebbe interamente gestito ed evaso dallo spedizioniere pratese, il quale movimenterebbe la merce, farebbe preparare il lotto, lo fatturerebbe e lo consegnerebbe all’azienda o al privato del caso”.”Semplici idee – chiude Silli – sviluppate nella giusta maniera possono fare miracoli. Prato ha bisogno di dare lavoro ai suoi cittadini e ha bisogno di tornare ad essere la locomotiva economica della Toscana”.