Il presente sono i treni che da luglio scorso, ogni mercoledì, partono regolarmente dalla piattaforma dell’Interporto della Toscana Centrale verso il porto di La Spezia. Convogli di una ventina di container che arrivano a Gonfienti dallo scalo marittimo ligure, per riprendere una volta scaricati e ricarcaricati il percorso inverso.
Ci sono voluti svariati lustri, quasi trent’anni e passa, annunci il più delle volte finiti nel nulla, e finalmente nel 2018, dice con piena soddisfazione il presidente Ivano Menchetti, “siamo riusciti a ricostruire un’intera filiera e a far muovere le merci su rotaia dall’Interporto della Toscana Centrale, la sua mission principale fin dalla nascita”.
Il futuro potrebbero essere altri treni che, scavalcato l’Appenino, si muovono verso il nord Italia e verso gli hub che smistano le merci in direzione del nord Europa. L’ostacolo è rappresentato dalle gallerie della ex Direttissima, troppo basse per il passaggio dei treni merci di nuova generazione. “I programmi per ristrutturarle ci sono e sono già predisposti – dice ancora il presidente Menchetti – Manca soltanto il via libera del ministero ai Trasporti. Speriamo arrivi quanto prima col nuovo anno”.
Nel video l’intervista integrale al presidente dell’Interporto della Toscana centrale Ivano Menchetti.
Interporto: il futuro corre sui binari del treno ma servono investimenti. L’intervista a Menchetti
Il presidente fa il punto sullo stato di salute della piattaforma che smista le merci in arrivo e partenza dalla Toscana Centrale. Per intensificare i rapporti su rotaia con il Nord è necessario intervenire sulle gallerie della ex Direttissima
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