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Torna teso il clima tra il mondo dell’impresa e il sistema creditizio, dopo che negli ultimi tempi il rapporto sembrava incanalato verso una proficua collaborazione. L’ultima novità che ha provocato una decisa alzata di scudi da parte degli industriali pratesi sono le commissioni sugli affidamenti concessi ma non utilizzati: alle aziende viene comunicato che le condizioni sono cambiate e che dovranno pagare anche per i fidi potenziali ma non fruiti. In sostanza, un’impresa che ha ottenuto l’apertura di un affidamento ma ne ha fruito solo parzialmente, o anche per niente, è chiamata a pagare interessi trimestrali sulla somma non utilizzata, oppure a sostenere un onere fisso giornaliero. Interessi e commissioni, quindi, su denaro non ricevuto ma solo “virtualmente” a disposizione.Comunicazioni di questo genere – spiegano dall’Unione industriali – stanno arrivando a molte imprese (sono già numerose le segnalazioni allo Sportello credito dell’Unione) da parte dei più svariati istituti di credito. E l’Uip non nasconde le sue perplessità per il fatto che ciò si sta verificando pressoché in contemporanea, con condizioni analoghe e da parte di una molteplicità di banche.“Una doccia fredda che si somma alle molte che stiamo subendo – commenta Raffaella Pinori, Vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese – Un’invenzione bizzarra, questa delle commissioni sui fidi anche non fruiti, che ha il sapore della vessazione. Ci chiediamo quanto sia legittima un’operazione del genere, anche se apparentemente consentita dalle nuove norme che hanno contestualmente eliminato le commissioni di massimo scoperto; cercheremo di vederci chiaro, anche con l’aiuto di Confindustria. Intanto invitiamo le aziende a tenere gli occhi aperti: se arrivano lettere di questo genere, parlatene con la filiale di cui siete clienti e confrontatevi sul problema. Non subiamo in silenzio e facciamo sentire il nostro dissenso.” L’Unione sta comunque monitorando il fenomeno e si appresta a raccogliere documentazione da sottoporre al Prefetto in quanto soggetto incaricato della vigilanza sul credito.
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