“Di fronte all’emergenza provocata dalla pandemia è necessario ripensare urgentemente alcune delle nuove norme in materia bancaria pensate in un contesto completamente diverso da quello attuale”. È l’appello contenuto in una lettera congiunta delle associazioni di imprese alle istituzioni europee, firmata da Abi (Associazione bancaria italiana), Confesercenti e altre associazioni di categoria.
Confesercenti Prato esprime una forte preoccupazione per le nuove regole europee sul default, anch’esse in vigore dal 1° gennaio 2021, che metteranno a rischio fallimento decine e decine di attività commerciali. Le nuove disposizioni provenienti da Bruxelles stabiliscono infatti che un’impresa risulterà insolvente a fronte di un arretrato di 90 giorni per un importo superiore a 500 euro e pari ad almeno l’1 per cento del totale delle esposizioni verso l’istituto di credito (ora al 5 per cento).
Per privati e piccole e medie imprese, invece, lo stato di cattivo pagatore scatterà con un arretrato di soli 100 euro. Un drastico abbassamento delle soglie, che potrebbe aprire le porte della blacklist bancaria per tante imprese e negozi, oltre che far aumentare esponenzialmente la mole dei crediti deteriorati. Questa nuova norma approvata dall’Unione Europea nel 2013 per mettere in sicurezza il sistema bancario è definita inaccettabile da Confesercenti, soprattutto alla luce dell’emergenza che stiamo vivendo.
“Sono in pericolo – commenta Mauro Lassi, Presidente Confesercenti Prato – migliaia e migliaia piccole attività, che pur di non fallire potrebbero essere costrette alla chiusura o a ricorrere a finanziamenti illegali. Danno enorme per il sistema economico, aggravato dal fatto che le banche, per evitare il rischio di troppi crediti deteriorati e relativi accantonamenti, limiterebbero ulteriormente il credito a tutte le piccole imprese. Occorre uno stop immediato a questo provvedimento. Nel 2021 corriamo il rischio di andare incontro a una tempesta perfetta che sarà micidiale per l’economia locale. Non si tratta di una previsione di carattere meteorologico, bensì di carattere economico-sociale, quella di una tempesta perfetta che ci attende nel 2021, a causa di una concomitanza di fattori negativi che se già singolarmente sarebbero difficili da affrontare, nel loro insieme saranno devastanti per imprenditori, lavoratori autonomi, professionisti, famiglie, cittadini”.
Sulla questione si registra anche l'intervento di' Prato in azione' che chiede "correttivi perché le nuove e più stringenti norme non aggravino la posizione di cittadini ed imprese già in difficoltà".
"Il Regolamento europeo relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, avrà un impatto nel modo con cui le banche e gli intermediari finanziari dovranno classificare i clienti a fini prudenziali – si legge in un comunicato – questo produrrà sicuramente degli effetti sulle relazioni creditizie tra intermediari e clienti, come ad esempio l'adozione di iniziative per regolarizzare il rapporto creditizio".
A Prato il comitato di Azione fa un appello agli istituti bancari operanti nella provincia e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato perché costruiscano degli interventi specifici di supporto ad aziende ed imprenditori sulla linea di quanto realizzato per Firenze con il bando “Rinascimento”.