139
Finalmente qualcosa si muove. Il 26 febbraio, due giorni prima della grande giornata di mobilitazione a difesa del distretto tessile pratese, il governo affronterà la questione Prato. Lo ha annunciato Andrea Belli, artigiano pratese, presidente nazionale del Tessile per Confartigianato, che non ha mancato di rimarcare come mai come in questo momento l’intera città si è stretta a fare fronte comune davanti alla crisi.”Finalmente c’è una sintonia piena e forte – spiega Belli -. Un’impressione concreta che è stata avvertita da tutti. Sono convinto che con questa tensione positiva possiamo ottenere qualcosa di importante. Il primo risultato, del resto, è questa convocazione al ministero che rappresenta solo una prima tappa di un percorso che coinvolgerà altri ministeri e la stessa presidenza del consiglio. Per quanto mi riguarda mi farò portavoce, nella discussione col Governo, delle problematiche del nostro distretto che non sono disgiunte da quelle delle altre aree tessili”. Le richieste forti scaturite dalle ultime riunioni del tavolo di distrettoi sono state essenzialmente due: ammortizzatori sociali e congelamento del credito a breve per le imprese. “E quando si parla di congelamento del credito – dice ancora Belli – ci si riferisce al blocco di mutui e leasing per almeno un anno: ritoccare qualche punto percentuale non sarebbe sufficiente, questa non è una normale crisi e richiede interventi straordinari se si vuole ottenere qualcosa”.