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Dopo i danni dell'alluvione, il distretto tessile lentamente sta tornando alla normalità, ma ogni giorno i clienti preoccupati chiamano le aziende per avere informazioni e rassicurazioni.
Il presidente di PratoTrade Giovanni Gramigni e quello della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti, sono altrettanto preoccupati che passi il messaggio, fra i clienti, di un sistema produttivo fermo e in ginocchio. Un'informazione che potrebbe compromettere parte degli ordini futuri: "Desideriamo che venga percepito con chiarezza che Prato c'è, che per l'ennesima volta nella sua storia il distretto si è rimboccato le maniche e a tempo di record ha saputo rimettersi in piedi, pur con alcuni punti di difficoltà che permangono – spiega Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade – Continuare a promuovere il distretto pratese sia indirettamente utile anche a chi in questo momento è in difficoltà. E' interesse di tutti che Prato continui la sua attività". Secondo le stime di Ctn, le industrie tessili danneggiate, in una misura che va da seria a lieve, sono intorno al 20% del totale. Ma le restanti sono attive e determinate a conservare la loro posizione e quella del distretto sul mercato.
Alla voce di Gramigni si unisce anche quella di Sarti :"E' ancora presto per capire in dettaglio, dovendo tenere conto anche della situazione delle imprese artigiane, quali danni possa aver ricevuto la filiera, se si siano determinate delle falle più o meno rilevanti. Su questo punto vogliamo attirare anche l'attenzione dei clienti del distretto: se dovesse esserci qualche ritardo nelle consegne o qualche altro problema dovuto all'alluvione, confidiamo che vorranno mettere in pratica quel senso etico e di responsabilità verso la filiera produttiva che hanno fatto proprio e che è alla base delle loro politiche aziendali".
Intanto in segno di solidarietà verso le le aziende che hanno subito grossi danni dall'alluvione del 2 novembre: gli organizzatori di MilanoUnica e Premiere Vision hanno annunciato che applicheranno condizioni di favore per la partecipazione delle imprese colpite dall'alluvione.
Il presidente di PratoTrade Giovanni Gramigni e quello della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti, sono altrettanto preoccupati che passi il messaggio, fra i clienti, di un sistema produttivo fermo e in ginocchio. Un'informazione che potrebbe compromettere parte degli ordini futuri: "Desideriamo che venga percepito con chiarezza che Prato c'è, che per l'ennesima volta nella sua storia il distretto si è rimboccato le maniche e a tempo di record ha saputo rimettersi in piedi, pur con alcuni punti di difficoltà che permangono – spiega Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade – Continuare a promuovere il distretto pratese sia indirettamente utile anche a chi in questo momento è in difficoltà. E' interesse di tutti che Prato continui la sua attività". Secondo le stime di Ctn, le industrie tessili danneggiate, in una misura che va da seria a lieve, sono intorno al 20% del totale. Ma le restanti sono attive e determinate a conservare la loro posizione e quella del distretto sul mercato.
Alla voce di Gramigni si unisce anche quella di Sarti :"E' ancora presto per capire in dettaglio, dovendo tenere conto anche della situazione delle imprese artigiane, quali danni possa aver ricevuto la filiera, se si siano determinate delle falle più o meno rilevanti. Su questo punto vogliamo attirare anche l'attenzione dei clienti del distretto: se dovesse esserci qualche ritardo nelle consegne o qualche altro problema dovuto all'alluvione, confidiamo che vorranno mettere in pratica quel senso etico e di responsabilità verso la filiera produttiva che hanno fatto proprio e che è alla base delle loro politiche aziendali".
Intanto in segno di solidarietà verso le le aziende che hanno subito grossi danni dall'alluvione del 2 novembre: gli organizzatori di MilanoUnica e Premiere Vision hanno annunciato che applicheranno condizioni di favore per la partecipazione delle imprese colpite dall'alluvione.