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E’ ufficialmente aperto l’avviso d’interesse per gli spazi del Centro di ricerca e alta formazione. Entro il prossimo 3 giugno università, fondazioni, associazioni, consorzi e imprese interessati a entrare a dar parte del CreAF dovranno far pervenire la propria domanda. L’annuncio è stato dato nel salone consiliare di palazzo Buonamici nell’ambito di Prato ha stoffa per il futuro, incontro sulle politiche per l’innovazione e il trasferimento tecnologico che ha cercato di fare il punto sulle opportunità offerte dalla ricerca e dall’innovazione e sul progetto CReAF. Presidente e vice presidente della Provincia e presidente di CReAF hanno ribadito che si tratta di una scommessa decisiva per il futuro pratese. Nutrito lo staff di tecnici e ricercatori intervenuti, tutti concordi sull’importanza di uno strumento che ha un potenziale elevatissimo per Prato e per il paese intero. E di fronte alla crisi anche le aziende pratesi stanno riposizionando prodotti e strategie. Al PIN negli ultimi mesi si è lavorato a centinaia di progetti di ricerca destinati a 113 imprese, che invece della classica consulenza adesso chiedono strumenti concreti per l’innovazione e la formazione. Le prospettive per CReAF sono quindi estremamente concrete, dovrà diventare il cuore strategico di un sistema di ‘innovazione diffusa’ che negli spazi di via Galcianese potrà contare su laboratori per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico, sull’esplorazione di idee innovative combinate con le esigenze del mercato per il sostegno alla creazione d’impresa, e su servizi di informazione alle aziende. In particolare, i promotori di innovazione nel giro di due anni raggiungeranno 2.500 aziende per metterle in contatto con chi può fornire loro la soluzione giusta. Già pronti a lavorare in via Galcianese sono Tecnotessile, IBIMET-CNR con il progetto Lamma-Test e il PIN con due laboratori LINEA e LOGISLAB, il primo si occupa di energia e ambiente (ma anche l’industria tradizionale potrà utilizzarlo per il risparmio energetico), l’altro di logistica, compresa la tracciabilità di prodotti. La superfice complessiva disponibile del CReAF è di circa novemila metri quadri compreso l’auditorium, un locale per la ristorazione di 190 metri quadri e quattro alloggi. Le manifestazioni d’interesse saranno valutate attraverso criteri di ammissibilità primo fra tutti l’interazione con il territorio e le ricadute dell’iniziativa nel contesto economico-produttivo locale.