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La crisi internazionale non ferma il Carmignano che si appresta ad affrontare la 43° edizione del Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini che si terrà dal 2 al 6 aprile a Verona, in un clima di ottimismo nonostante i segnali di fragilità che arrivano dal mercato mondiale, ed in parte da quello locale con una leggerissima flessione (tra il 5-10%) nella ristorazione e negli agriturismi che si è inevitabilmente riflessa sui produttori di olio e vino che riforniscono ristoranti e company. In frenata, secondo il termometro degli operatori, il mercato Americano ed Europeo, i produttori puntano lo sguardo ad Est, Russia in primis, e all’Asia ma anche, e soprattutto in questo momento di profonda incertezza, a consolidare i rapporti commerciali e i fatturati con i “vecchi” e storici clienti.In tutto saranno una quarantina i vini, tra Doc, Docg, riserva, rosato e vin santo in vetrina in rappresentanza delle aziende del Consorzio (15 i produttori che ne fanno parte) e della Strada Medicea dei Vini di Carmignano ospitati all’interno del bellissimo stand della Camera di Commercio di Prato. Assieme ai preziosi vini del Carmignano e di Poggio a Caiano l’olio extra vergine di oliva prodotto dalle aziende pratesi ospitato all’interno della rassegna parallela “Sol”.Il Vinitaly costituisce anche la prima volta della Strada Medicea “allargata”. E’ la prima uscita ufficiale fuori dai confini pratesi. “Oggi possono aderire – spiega Alessandro Cocci, Presidente della Strada Medicea e titolare dell’azienda “La Borriana – alla strada Medicea ristoranti, agriturismi, B&B e chiunque faccia parte della filiera turistico-ristorativa anche fuori dalle colline di Carmignano e di Poggio a Caiano. Con l’allargamento vogliamo essere in grado di creare pacchetti turistici convenienti abbinando pernottamenti a percorsi culinari per incentivare gli ospiti a scoprire i nostri prodotti e a scegliere la nostra Provincia, e la nostra Toscana piuttosto che un’altra meta. Per far fronte a nuove sfide, e affrontare momenti delicati come quello in corso, c’è bisogno di essere in tanti e compatti per garantire maggiori opportunità. L’unione fa la forza”.