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E’ un quadro a tinte fosche quello che i terzisti pratesi hanno dipinto al sindaco Roberto Cenni e all’assessore alle attività produttive Roberto Caverni durante l’incontro richiesto all’indomani della tragedia di Alberto Barni, l’imprenditore morto suicida a causa delle difficoltà economiche dell’azienda. Il tasto dolente è sempre quello del credito. Rimangono infatti praticamente insormontabili le difficoltà che le aziende pratesi incontrano nell’accesso al credito in questo periodo di crisi. Su venti casi di cui il Prefetto si è fatto mediatore con le banche, come previsto dal Governo, solo uno è stato accettato dagli istituti di credito. A sindaco e assessore i terzisti hanno chiesto misure urgenti in favore del settore. Il movimento ha raccolto in un solo giorno cento firme di contoterzisti che denunciano la grave situazione in cui si trovano. La mancanza di lavoro si ripercuote sulla possibilità di pagamento di rate di mutui, leasing, contributi e stipendi. Il sindaèco ha assicurato che nei prossimi giorni parlerà con la Prefettura, perch con il suo coordinamento possa essere creato uno sportello di patronato gratuito per dare una mano agli imprenditori, con indicazioni utili su come rivolgersi alle banche. Lo sportello sarà gestito da commercialisti e ragionieri, che già in campagna elettorale avevano dato l’assenso a Cenni. L’altra partita che il sindaco intende giocare è con la Regione. L’intenzione è quella di elaborare un progetto con l’ente toscano per aiutare a tenere in vita alcune fasi fondamentali della produzione ed eventualmente per accompagnare altre ad un uscita non traumatica dal sistema produttivo.
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